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SAMPDORIA-ROMA SOTTOPASSAGGIO. Meno Orsato, più cinismo…

di Paolo MARCACCI – Su zolle nuove e un po’ posticce la Roma di Eusebio Di Francesco prova a ritrovarsi – dopo aver contato i suoi abili e realmente arruolabili – scaricando sul terreno del “Luigi Ferrariis” tutte le tensioni di una mezza settimana memorabile in quanto a frustrazioni, disincanti vari e ambizioni con la valigia, per così dire. Sta di fatto che Dzeko c’è, ombroso ma disposto alla lotta e al battibecco, ingiustamente ammonito allo scoccare del quarto d’ora. Da domani, chissà. 

Meglio i giallorossi, in un primo tempo dai toni agonistici elevati ma senza scorrettezze evidenti, fatta eccezioni per il blocco plateale di Ferrari su Strootman – altra prova buona nella nuova collocazione tattica – che stava per entrare in area da destra. Nessuna sanzione a giudizio del ducesco Orsato, che lascia giocare fino allo sviluppo dell’azione successiva, quando Kolarov schiaffeggia il pallone in area su cross da sinistra. Fallo di mano netto, ma non sarebbe dovuto esistere se Orsato, fischietto già in bocca e guardalinee (Paganessi) già con bandierina alzata, non ci avesse ripensato sul fallo subito da Strootman. Rigore trasformato da Quagliarella a primo tempo praticamente scaduto, risultato bugiardo, arbitraggio irritante. 
Per il resto, Viviano tra i migliori dei suoi, decisivo soprattutto su Nainggolan; Defrel troppo frenetico nei sedici metri, Fazio a volte distratto in fase di appoggio. Equilibrio nel possesso palla ma Roma complessivamente più pericolosa. Ammonito nella Sampdoria Linetty per un’entrata violenta su Defrel.
Reagire senza perdere la testa, scordarsi dell’arbitro, tanto con lui ce ne sarà sempre una, lo dice la storia.
 
Residui di nervosismo in una Roma che comincia la ripresa comunque imbastendo gioco, pur se con una scarsa lucidità a ridosso dell’area blucerchiata.
Caprari per Quagliarella – noia muscolare – al minuto 51, nella Samp. 
Ai due terzi di gara Roma ancora sotto nel risultato, Schick – 22 anni oggi – che si scalda, Di Francesco che sbraita con i suoi. Fallo di Strootman su Ramirez al limite: giallo istantaneo di Orsato. Punizione di Caprari all’incrocio, strepitoso Alisson nell’opporsi. Toglietelo dalla vetrina. Minuto 64: fuori Defrel (molto rumore per nulla, alla fine), dentro Schick. Fischi dai suoi ex tifosi, faccia tirata per l’emozione. O per la fame di campo? Vedremo, intanto finisce a lato una conclusione di Pellegrini. La palla continua a viaggiare verso l’area dei genovesi, non arriva però la stoccata;   Schick funzionale al fraseggio, c’è da dire, a tratti anche lontano dall’area. 
Alto un sinistro di Dzeko al minuto 73. 
Subito dopo, Antonucci (congratulazioni per l’esordio) in luogo di Ünder: fa riflettere.  
Nella Samp, Murru per Strinic. 
Si stira Praet al minuto 79, Giampaolo manda dentro Barreto. Gerson per Pellegrini nella Roma. Fioccano gli assist per…Viviano, in area blucerchiata, nel senso che la Roma arriva spesso in area ma dopo tanti abbracci non riesce mai a baciare. Vabbè. 
Manolas gladiatorio, nel frattempo, per senso dell’anticipo e lettura preventiva dello sviluppo delle offensive doriane. 
Però passano i minuti, impietosi come questo recupero che abbiamo agognato per settimane e che è arrivato, come ti sbagli, nel momento peggiore. 
Due diagonali di Florenzi sul fondo, tra carambole e imprecazioni. 
4′ di recupero.
Primo minuto di recupero: pareggio della Roma. Strameritato. Capocciata di Dzeko a incrociare, esultanza di rabbia e orgoglio.
Finisce così e poteva pure andar meglio, con un Orsato in meno e un po’ di cinismo in più.

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