EDITORIALE

ROMA-MILAN. Quello che doveva essere e non è stato…

Difficile, quasi impossibile commentare una prestazione come quella di questa sera. Prima di tutto, perché la Roma si è vista poco, anzi, forse per niente. Alcuni dicono di averla vista il primo tempo, ma nella noia generale, poco o nulla è rimasto di quei 45 minuti iniziali.

Il secondo tempo, meglio stendere un velo pietoso: era difficile infatti riuscire a fare peggio di un primo tempo impalpabile. Eppure, anche questo è stato visto all’Olimpico questa sera, e nel freddo generale, l’unico ghiaccio che è stato sentito è quello dei tanti tifosi accorsi per sostenere una maglia, la stessa che non è stata difesa dai giocatori in campo. Poche idee, pochi schemi e dopo il primo gol rossonero, nulla si è visto.

Dall’altra parte un Milan a firma di Gattuso che doveva sembrare finito, all’ultima spiaggia e che invece all’Olimpico ha dato una dimostrazione di umiltà e voglia, esempio di un calcio fatto di pochi merletti a di fatti e col senno di poi anche di punti. Complimenti al vincitore, e per quanto ci riguarda i perdenti, non vogliamo dare giudizi sui singoli, sarebbe troppo facile ma preferiamo evitare. 

Finisce cosi il posticipo di questa giornata che vede tutte le antagoniste dei giallorossi vincenti: un turno da dimenticare in fretta. Finisce con una Curva che fischi giustamente uno spettacolo non degno di quella cornice, non degno di tutti quei tifosi che seguono i giallorossi spendendoci tempo e soldi. L’applauso a fine partita di De Rossi e Florenzi, impossibilitati ad andare sotto la Curva, vale più di mille parole…

 

 

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