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LAZIO-ROMA SOTTOPASSAGGIO. Alla fine esultano loro…

di Paolo MARCACCI – Più Lazio nella prima mezz’ora, potrebbe dire qualcuno; lasciamoglielo dire, perché la Roma sorniona e attendista che aspetta i recentemente eliminati dal Salisburgo può rivelarsi un’ottima notizia per la seconda parte di gara. Che poi non è nemmeno un predominio territoriale, il loro; trattasi per lo più di folate, anzi folatine indolore, e incolore, che fanno fremere un pochino il piumaggio della povera Olympia, nulla di più.

Che poi siano i dispiegamenti offensivi della Roma quelli più pericolosi, soprattutto nella seconda parte del primo tempo, questo è un dato di fatto nitido come il diagonale con cui Bruno Peres, entrato in area da destra, al minuto 37, centra l’interno del palo più lontano, dopo aver ricevuto un filtrante rasoterra delizioso da Radja Nainggolan. E più volte, in seguito, la palla attraversa l’area di un sempre più guardingo Strakosha.
Anche il dato disciplinare fa riflettere, soprattutto in prospettiva: la Lazio termina i primi 45′ con Leiva, Luiz Felipe e Radu ammoniti, in un crescendo di fibrillazione emotiva; la Roma vede finire sul taccuino di Mazzoleni il solo Juan Jesus, per un intervento decisamente ruvido.
Si va all’intervallo con il risultato in bilico e con la sensazione che Di Francesco stia leggendo la partita progressivamente meglio rispetto a Inzaghi.
Per una frazione di secondo, la Roma è la prima a tornare sul terreno di gioco, con Edin Dzeko. Non vuol dire nulla, finché gli eventi non suggeriscono un motivo per ricordarsene.
Si ricomincia con un po’ di voglia di strafare di Felipe Anderson sul fronte offensivo laziale. Richiamo collettivo all’attenzione, comunque, quella che non fa difetto a Manolas quando Immobile sta per varcare il confine dell’area, al minuto 49.
Minuto 55, Di Francesco cala Ünder nella contesa, al posto di Schick, che aveva brillato di più contro il Barcellona.
Minuto 59, Inzaghi rimescola la Lazio: Luis Alberto e Lukaku in luogo di Felipe Anderson e Lulic.
Minuto 62, Strootman travolge Lucas Leiva, ammonizione istantanea, giusta.
Subito dopo, nell’anticipare Milinkovic Savic, Manolas crolla a terra: solo un temporaneo fastidio muscolare, più o meno..
Punge Immobile, al 65′, innescato sul lato sinistro da Luis Alberto: diagonale sul fondo.
Il momento è nevralgico, ora; la partita vive di equilibri che l’eventuale episodio può mandare in frantumi.
Minuto 73, Manolas ha già chiamato più volte il cambio, è il momento di Florenzi.
Sul fondo un diagonale secco di Luis Alberto, al minuto 75.
Pressione territoriale biancoceleste, in questo finale. Minuto 80, rosso per Radu, che strattona Ünder. Somma di ammonizioni.
Alta la conseguente punizione calciata da Kolarov.
E Di Francesco sceglie El Shaarawy per il finale, in luogo di Bruno Peres, mentre Inzaghi si gioca Bastos per Immobile.
Minuto 85, occasionissima laziale con Marusic, sotto la Nord già tutta in piedi. Nasce quasi tutto da Milinkovic Savic e da Luis Alberto nella Lazio.
Sul fondo un destro di Dzeko, al minuto 41.
Poca Roma, in questo finale.
Minuto 90 e 91: Dzeko a ripetizione, prima di testa, con miracolo di Strakosha; poi di testa ancora, sulla traversa; infine con un gran destro sul fondo.
3′ di recupero, che si chiudono con un finale giallorossissimo.

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