CAMPIONATOSTORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

SPAL-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Il pensiero di martedì; un avversario imbattuto dal 17 febbraio; le esigenze di turnover; il primo vero caldo con cui fare i conti. C’erano, insomma, diverse controindicazioni per la difficile trasferta di Ferrara.

La Roma, però, ha saputo tirar fuori una prestazione mentalmente da grande squadra, che le ha permesso di portare a casa tre punti preziosissimi in chiave-Champions.

Col passare dei minuti il primo tempo si colora di giallorosso: i padroni di casa aggrediscono la Roma, spesso con entrate oltre il lecito, ma non impensieriscono mai Alisson; i Lupi, al contrario, pressano alto e proprio grazie a questo lavoro costruiscono le azioni migliori.

Gli inserimenti di Pellegrini, la verve di Nainggolan e Strootman, la regia di un Gonalons di nuovo formato Chelsea-Roma, la voglia di El Shaarawy, la presenza attenta e di personalità dell’esordiente Silva, i movimenti di Schick: il goal è solo questione di tempo e arriva grazie a un’autorete del tifoso laziale Vicari.

C’è spazio anche per le polemiche, nei primi 45’: non c’è nulla tra Fazio e Antenucci, dubbi invece per l’intervento di Felipe su Pellegrini, che precede di pochi secondi il vantaggio romanista. Il primo tempo si dipana tra occasioni nitide per El Shaarawy, lo stesso Pellegrini e Nainggolan, ma all’intervallo si va con una sola distanza di scarto.

Nella ripresa la Roma ci mette sette minuti a indirizzare definitivamente la gara col destro vincente di Nainggolan, che precede di pochi minuti il terzo goal realizzato di testa da Schick.

L’attaccante ceco ha patito tantissimo i problemi fisici che si è portato dietro per diversi mesi ma, sulle qualità assolute, davvero nulla da dire: c’è ancora un mese, e che mese, per mostrarle.

Nel pomeriggio perfetto c’è spazio pure per una chiusura (in occasione di una bella respinta di Alisson su Paloschi) e per una diagonale di Bruno Peres: il ruolo delle seconde linee, qualunque sia il loro livello, è fondamentale nella gestione delle energie in questo incredibile finale di stagione.

Liverpool-Roma, ora; non c’è bisogno di spiegazioni né di motivazioni per una partita del genere, ma della migliore impostazione tattica per affrontare un avversario complicato, sì: per fortuna dei giallorossi c’è Eusebio Di Francesco.

 

 

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