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DI FRANCESCO “Abbiamo dimostrato di poter competere con il Liverpool. Potevamo passare”

Questa sera l’allenatore abruzzese Eusebio Di Francesco è stato ospite durante la il programma televisivo Tiki Taka. Queste le sue parole nel programma di Italia 1, in collegamento da Pescara:

Com’è stata la partita ieri?
Abbiamo fatto un’ottima ora di calcio, siamo stati bravi ad attaccarli e pressarli, meno a concretizzare le opportunità con poca lucidità. Abbiamo fatto una buona gara, che è cambiata dopo l’espulsione di Nainggolan, non ci ha permesso di essere aggressivi, non ci ha fatto giocare la Juventus ed hanno portato il punto che gli è servito per lo scudetto.

Ci ripensa alla partita di Anfield o il bicchiere è mezzo pieno?
Abbiamo dimostrato di poter competere col Liverpool. Nella parte centrale abbiamo perso un po’ le distanze, ci siamo disuniti, abbiamo subito la partita. Pensare troppo alle loro qualità offensive ci ha danneggiato. Peccato per il ritorno perché abbiamo pensato troppo all’andata. Se fossimo stati più concentrati potevamo ribaltare il risultato, anche se qualcosa poi a livello di episodi ci è stato tolto.

Ha temuto di perdere Dzeko?
Della trattativa lo sappiamo tutti. Lui ha fatto vedere la sua professionalità. Dzeko ha dimostrato di potersi prendere sulle spalle la Roma ed è più importante di fare tanti gol. Questo è stato un segnale importante per lui e per la squadra. Viene prima il gruppo del singolo.

E’ maturata la Capitale?
Non voglio vedere il vittimismo dei miei giocatori. Se noi pensiamo agli errori arbitrali poi perdiamo tempo. È quello che poi è accaduto al ritorno con il Liverpool, abbiamo perso quei 2-3 minuti a protestare che poi potevano essere decisivi per arrivare ai supplementari. Non bisogna abbattersi e io odio fare le vittime.

Allegri o Sarri?
A me piacerebbe vincere attraverso il bel gioco. Non si può però criticare Allegri. Io parlo e cerco di trasmettere delle idee diverse di gioco, ma questo non vuol dire nulla. La differenza è che lui ha vinto e io no. Io cercherò di vincere portando avanti il mio pensiero.

Schick è una scommessa?
Non è una scommessa. Io devo metterlo nelle migliori condizioni per esprimersi. Può giocare nel 4-3-3. Ha le qualità per giocare da centravanti come Dzeko e da esterno.

Chi merita lo scudetto?
Analizzo le partite dicendo chi poteva meritare. La pecca del Napoli è stato quando erano a meno uno e si sono sentiti un po’ vincitori. E’ un errore contro la Juventus perché hanno orgoglio. La Juventus è più pronta davanti a queste situazioni, è stata sul pezzo ed ha dimostrato di meritarlo.

Giocare prima o dopo della diretta concorrente può condizionare?
Quando ci si avvicina a fine campionato sì. Noi lo sapevamo questo ed eravamo abituati a giocare in diversi orari. Fa parte del gioco, attaccarsi a queste cose è un po’ relativo.

Il Napoli non pensava di vincere lo scudetto, ma hanno avuto le vertigini…
L’ambiente condiziona la squadra. La capacità è quella di rimanerne fuori, io dò una mia sensazione, è un mio pensiero, vanno viste da dentro.

Lazio o Inter in Champions?
La Lazio è davanti, la partita secca è difficile, ma la favorita è la Lazio perché ha due risultati su tre. Ci sono tante variabili. Nella nostra partita di ieri sembrava avessimo il pallino in mano, l’espulsione di Nainggolan ha cambiato tutto.

Nainggolan ha fatto degli errori in Champions…
Chi non fa non sbaglia. Alla lunga vince chi sbaglia meno. A lui si può dire tutto tranne che non ha personalità e lo ha dimostrato più volte.

Quanto vale Alisson?
Non lo so, ha disponibilità e personalità a disposizione dei compagni, Mi piacciono i giocatori che lavorano per la squadra, lui non pensa a fare parate sceniche. E’ di sostanza, è tra i più forti in Italia.

Ti è mai mancato avere Totti in squadra?
Ha fatto un assist a Malagò. E’ una presenza costante nello spogliatoio, è un grande punto di riferimento. Non rimpiango niente, sono felice di aver fatto una bella carriera con lui da giocatore e riaverlo ora io da allenatore e lui da dirigente.

Come si migliora la squadra?
Abbiamo fatto una crescita nella mentalità, ma non basta. Dobbiamo migliorare nella qualità, perché c’è mancato qualche gol. Dal punto di vista difensivo, nonostante io sia definito uno Zemaniano puro, siamo una delle migliori.

Che margini di crescita ha Under?
E’ partito con delle difficoltà nel capire il modo di giocare e con la lingua. Io dico che non è turco, ma è napoletano, capisce al volo quello che gli dici, a volte fa pure finta. Sono contento della sua crescita, ha grande qualità nel prepararsi il tiro in porta, non fa mai capire dove calcia. Può migliorare solamente.

Che cosa hai pensato quando hai letto la classifica delle sviste arbitrali del Var?
Non l’ho letta. Cerco di non trasmettere alla mia squadra questa mentalità, secondo me sono alibi, è da vittime del sistema. Si può sbagliare nel campionato, oggi avvantaggiano noi, domani un altro. Ci si augura che ce ne siano meno, però è una giustificazione. Come i colleghi che parlano sempre con l’arbitro, se i parlo con lui non posso migliorare gli errori della mia squadra. Dobbiamo essere più attenti.

Che cosa pensi quando vedi arrivare nelle prime pagine “no al biscotto” per il Sassuolo?
Sono cose da social, nessuno scende in campo per prendere 7 gol ed essere ridicolo. Il campionato italiano sta dando segnali importanti, tutti si giocano la partita. E’ una crescita culturale, sono contento di vederla e spero continui. Mi piace la mentalità del Sassuolo contro l’Inter, io l’ho espressa ogni giorno ed in ogni allenamento.

L’anno prossimo che reparto vorrai rinforzare di più?
Attacco, difesa e centrocampo.

Balotelli ti piace?
Ho detto anche in passato che lo volevo a Sassuolo. Le considerazioni le faremo più avanti, dobbiamo definire le strategie di mercato. Balotelli ha qualità importanti.

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