AS ROMATOP

DZEKO “Il gol con il Chelsea è il più bello della mia carriera”

Il centravanti giallorosso e della nazionale bosniaca Edin Dzeko ha rilasciato una lunga intervista a Roma Tv. Queste sono le sue dichiarazioni:

L’addio di Totti…
“Era un giorno di festa perché era l’ultima partita del nostro capitano, Checco. Forse ci siamo rilassati un po’ di più abbiamo pensato che qualcuno ci regalasse qualcosa, ma nel calcio nessuno ti regala niente e lo abbiamo visto fino all’ultimo secondo. La partita con il Genoa ha deciso il nostro destino anche in questa stagione. Mi ricordo che Radja ha giocato una palla lunga, poi Fazio l’ha spizzata e ho visto la palla arrivare, poi li è questione di secondi. Ho visto Diego e lui ha fatto il gol più importante della scorsa stagione”

Sul sorteggio di Champions League…
“Da fuori nessun credeva che potessimo passare il gruppo. Sapevamo di essere una squadra forte e con il nuovo allenatore avevamo detto che noi dovevamo crederci. Dalla prima partita abbiamo fatto vedere che eravamo una squadra forte e quella con l’Atletico Madrid era la più importante”.

Contro il Qarabag…
“Tutti pensavano che la Roma doveva vincere 4-0 o 5-0, ma in Champions nulla è facile. Abbiamo fatto un bel primo tempo, poi abbiamo sofferto nel secondo, ma abbiamo vinto e quella partita è stata importante perché erano i primi tre punti”.

Chelsea-Roma…
“Il gol con il Chelsea è il più bello della mia carriera. Ho sempre sognato di fare un gol così. Non è facile fare gol del genere e sono orgoglioso di questo. Federico ha dato una palla bellissima e io ho fatto un gol bello. Il secondo gol? Ho visto Alex e gli ho detto mettila sul primo palo, lui l’ha messa dove volevo io”.

Roma-Chelsea…
“Feci un assist fortunato, ma sempre assist è. Il primo gol ha cambiato tutto perché segnare al primo minuto è bello e ti da fiducia. In generale poi abbiamo controllato la partita”.

L’ultima gara del girone con il Qarabag…
“Arrivare davanti a Chelsea e Atletico Madrid, in un girone dove tutti ci mettevano dietro, fu una cosa grande. Il primo posto poi abbiamo visto quanto è stato importante”.

Shakhtar-Roma…
“Alla fine siamo stati anche fortunati perché se facevano quel terzo gol sarebbe stato tutti diverso. Nella seconda gara sarebbe stato tutto più difficile per noi”.

Il ritorno, Roma-Shakhtar…
“Questa partita l’abbiamo giocata come una squadra italiana vera. Il gol si poteva fare al primo minuto come all’ultimo, la cosa importante era non prendere gol. Abbiamo difeso bene tutti insieme, aspettando che loro commettessero un errore come nel gol. Ho visto Alex passare la palla a Kevin e in quel secondo ho pensato ‘per favore mettila’ i difensori erano fermi lì e Strootman ha messo questa palla bellissima, poi con un po’ di fortuna ho fatto gol”.

Barcellona-Roma…
“In quella gara nel primo tempo potevano esserci un rigore o forse due. Loro non avevano fatto niente, mi ricordo solo un palo e l’autogol sfortunato.

Il ritorno, Roma-Barcellona…
“Il primo gol dopo sei minuti ha cambiato tutto. Da lì tutti ci hanno creduto, i tifosi ci credono di più e poi ti danno la forza. Andavamo a pressarli sempre, come se fossimo animali. Dopo il 2-0 c’era ancora da giocare mezz’ora e allora ci siamo detto ‘tranquilli e speriamo che il gol arriva’ poi il gol è arrivato”.

Liverpool-Roma…
“La prima partita non doveva andare come è andata. 5 gol presi sono troppi, poi abbiamo vinto la gara di ritorno, ma la finale l’abbiamo persa a Liverpool”.

Roma-Liverpool…
“Parlare degli episodi è difficile, forse senza gli errori saremmo andati ai supplementari e per come abbiamo giocato l’avremmo meritato. Però torno sempre sulla prima partita dove anche il primo tiro di Alex se fosse entrato poteva cambiare tutto. Dopo l’1-0 non ci siamo stati per 45 minuti o più e in semifinale non si può fare così. Con la gara d’andata il Liverpool è andato in finale”.

Il resoconto..
“Arrivare in semifinale non è facile nemmeno per le squadre più forti. La Champions Lerague è la competizione più bella del mondo e nella prossima stagione vogliamo fare un’altra annata così, perché abbiamo visto quanto è bello”.

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