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DI FRANCESCO “Contro i viola voglio vedere un atteggiamento diverso”

Il mister giallorosso Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida del Franchi di domani alle 18.00 contro la Fiorentina. Queste le sue parole:

Cosa vorrebbe vedere di diverso dalla sua squadra rispetto alla trasferta di Napoli?
Sicuramente mi auguro di vedere un atteggiamento differente, magari un po’ più aggressivi in quelle che sono determinate caratteristiche e la capacità di non abbassarsi tanto. Parlo sempre di squadra in generale. E’ un atteggiamento che dobbiamo ritrovare con continuità e farlo partita dopo partita, non alternarlo in alcune gare sì e in altre no. Mi aspetto che questa squadra dia continuità alle idee su cui lavoriamo.

LIVE: la conferenza stampa di @MisterDiFra in vista di #FiorentinaRoma

LIVE: la conferenza stampa di Eusebio Di FrancescoLIVE: Press conference ahead of Fiorentina v Roma

Pubblicato da AS Roma su Venerdì 2 novembre 2018

Quali sono le condizioni di Pastore e Kluivert?
Hanno fatto entrambi l’allenamento con la squadra, è il primo allenamento che facevano dopo l’infortunio. Kluivert si è fermato molto meno di Pastore e ha avuto meno ricadute. Pastore ha meno possibilità di Kluivert di scendere in campo legate alle problematiche fisiche che ha avuto, ma saranno entrambi convocati per la gara contro la Fiorentina.

Come stanno De Rossi e Manolas?
Sono diventato il dottore della squadra, faccio le conferenze sullo stato di salute dei miei calciatori (ride, ndr). De Rossi sicuramente non non sarà convocato in questa gara perché ha ancora male, con molta probabilità non sarà convocato nemmeno contro il CSKA e difficilmente sarà disponibile contro la Sampdoria. Questo è lo stato di salute di De Rossi in questo momento. Manolas ha fatto oggi il primo allenamento ed è risultato positivo, sarà disponibile per la gara di domani, da qui a dire che giocherà lo valuterò tra oggi e domani.

C’è l’ipotesi di rimettere un centrocampo a tre? 
Tutto è possibile, anche se vado a guardare la risposta del secondo tempo non mi è piaciuta come atteggiamento del 4-3-3. Troppo remissivi anche dal punto di vista generale, è una valutazione che faccio anche a partita in corso, ma oggi come oggi credo di dare continuità al sistema di gioco che abbiamo attuato nell’ultimo periodo. Lo legavo un po’ al fatto delle caratteristiche dei giocatori in campo ma non vorrei spostare più di tanto la fisionomia attuale della squadra.

Cristante può sostituire De Rossi. E’ in grado di reggere questo compito? 
Ho letto che è risultato fisicamente al di sotto di altri calciatori. Abbiamo fatto i test questa settimana dove lui è risultato tra i migliori della squadra dal punto di vista fisico. Questo fa capire l’importanza che ha la parte psicologica in ogni calciatore. In passato ho parlato di aspetti tecnici e fisici dei calciatori, ma predomina per tutti l’aspetto mentale. Su questo ragazzo stiamo lavorando, ha grandissima disponibilità, lavora bene. Non so chi sostituirà De Rossi, domani deciderò la formazione in base a quello che ritengo più opportuno sapendo che anche Pellegrini può fare il centrocampista centrale come ha già fatto in passato.

Il baricentro della Roma si è abbassato molto perché giocate col 4-2-3-1? Questo la porta a soffrire un po’ di più in trasferta?
Sono stufo di parlare di moduli. Però rispondo alla tua domanda che mi è piaciuta tantissimo. Il concetto del baricentro basso si lega alle aggressioni, meno sei aggressivo davanti, meno sei capace a recuperare palla, meno sei bravo ad accorciare gli avversari e più inevitabilmente ti abbassi, è quello che è accaduto a Napoli nel secondo tempo. Con il 4-2-3-1 hai un giocatore avanzato con cui puoi aggredire e accorciare di più, diventa sempre un due/uno. Si formano dei triangoli difensivi ed offensivi, i numeri vanno a farsi friggere. E’ un concetto di atteggiamento di accorciare gli avversari con più aggressività e ciò ti permette di abbassarti meno. E’ quello che fa il Napoli per abitudine e per un concetto in cui riesce ad essere aggressivo sul portatore di palla. Questa cosa un po’ ci manca, lo dico dall’inizio dell’anno, la dobbiamo ritrovare il primo possibile, è il lavoro più grande che sto facendo e che voglio da questa squadra in questo momento. Per quello si lega al baricentro basso.

Il risultato dell’ultima giornata riduce le prospettive della Roma?
E’ riduttivo parlare ora. Siamo in ritardo, ma lo eravamo anche lo scorso anno. La possibilità di agguantare posizioni migliori c’è. Dobbiamo ritrovare punti a partire da domani. Quarto posto non mi piace. Se nel finale di campionato rimane solamente quello è un altro discorso. Il Milan ha riaccorciato, l’Inter era in difficoltà e con le vittorie ha guadagnato fiducia. Come ruolino siamo cresciuti, ma non basta, non sono contento assolutamente. Voglio di più e pretendo risultati e prestazioni migliori. Bisogna crescere come prestazione e atteggiamento.

Lei sente di aver fatto il suo dovere raggiungendo quali obiettivi? 
La Coppa Italia è un obiettivo, la Champions dobbiamo passare il turno. In campionato abbiamo fatto prestazioni al di sotto e siamo in ritardo. Oggi dirti se sono a posto con la coscienza. Io per questa maglia e questi colori do il 100%. Le valutazioni vanno fatte dopo, ma con grande passione e voglia faccio il mio lavoro, ancora di più con questa maglia. Alla fine faremo le valutazioni, possiamo prenderci ancora tante soddisfazioni.

Roma e Fiorentina può essere l’occasione per dare un segnale all’altra? 
Non devo dare segnali ad altri, prima di tutto a noi stessi. Il nostro obiettivo sono i tre punti perché dobbiamo recuperare i punti per strada, abbiamo altre chance ma ad oggi questa è quella più importante. E’ ovvio che arriverà attraverso le considerazioni che ho fatto prima di tipo tattico e mentale.

A che cosa attribuisce il ritardo della squadra? 
Tante situazioni, anche a livello tattico. Pensavamo di lavorare in un certo modo, si è perso un po’ nelle partite, nella continuità, nella condizione e nella capacità di essere aggressivi. E’ la cosa che ci manca più di tutti, la prestazione. Dobbiamo crescere nel dare il senso di dominare le gare.

Juan Jesus giocherà a fianco di Manolas?
Chi l’ha detto? Non è sicuro al 100%. Non so chi sarà, sto valutando. Sono tre giocatori per due posti, è chiaro che faccio valutazioni su un giocatore che è uscito al 75esimo per problemi muscolari, parlerò anche con lui. Al di là di chi giocherà, è sbagliato fare considerazioni legate alle caratteristiche. E’ fortissimo, ma anche con lui non abbiamo fatto sempre belle prestazioni. Richiamo le prestazioni del gruppo e non del singolo.

Kolarov può giocare in mediana?
Se va bene sono un fenomeno, sennò mi ammazzate. Nella sua carriera ha già giocato in quel ruolo, a me non sembra. Ci ha giocato quando eravamo tre a zero venti minuti. E’ sbagliato fare esperimenti ora, devo capire da dove vengono le vostre considerazioni. Non ci sono in precedenza esempi del genere. Oggi esperimenti non se ne fanno.

Schick potrà avere un’opportunità o si punterà su Dzeko?
Domani giocherà Dzeko. Schick potrebbe giocare anche esterno, le possibilità ci sono. Abbiamo tanti giovani, ma c’è un percorso di crescita per tutti. Oggi siamo a tredici partite, la possibilità che vengano coinvolti altri giocatori ci sarà. E’ ovvio che poi devo fare delle scelte, ci sono i momenti in cui una squadra ha bisogno di più esperienza, quando puoi mettere più giovani. Non è che oggi mi sveglio e faccio una formazione al computer ed io non me lo posso permettere. In tanti possono essere coinvolti perché non li vedo pronti o non si preparano in maniera tale da poterli far giocare.

 

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