CAMPIONATOSTORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

FIORENTINA-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Partiamo dalle giuste parole di Florenzi a fine partita: non deve essere un alibi il rigore inesistente concesso alla Fiorentina.

Ma dammi il mio (o non darmi contro) e vediamo come va a finire poi la gara. Banti di Livorno: quello di Torino-Roma 1-1 del 2013, fallo di Meggiorini su Benatia in occasione del pareggio di Cerci e rigore negato a Pjanic, con interruzione della striscia di 10 vittorie consecutive. Ci torneremo, ma partiamo dalla squadra.

I primi 45’ sono stati tra i migliori della Roma in questa prima parte di campionato ma contraddistinti da alcune ataviche problematiche: l’abulia di El Shaarawy, diviso tra goal che non vanno sbagliati e tentativi di assist agli avversari; quella di Džeko, in una delle sue ineliminabili serate no.

A questi aggiungo l’errore di Ünder, la cui colpa principale non è il passaggio a Simeone in sé quanto l’uscire dalla partita mentalmente da quel frangente in poi.

La Roma è stata contestata per mancanza di carattere ma, onestamente, alla stragrande maggioranza dei giocatori non si può imputare che non ci abbiano messo tutto ciò che hanno.

Il fatto è che non hai i giocatori; davvero si pensava che a occhi chiusi si sarebbero potuti sostituire due terzi del centrocampo? Agli avversari, tutti, vengono concessi spazi e contropiede un anno fa quasi nemmeno immaginabili.

L’allenatore si gira in panchina e deve affidarsi a quello che a oggi è un ragazzino intraprendente (Kluivert), a un centrocampista che ancora deve capire dove si trova (Cristante) e a un attaccante che sta sprecando il suo talento perdendosi in svogliatezza quando chiamato in causa, anziché mordere l’erba (Schick).

Mancano comunque 27 giornate e tutto, a livello di ingresso in Champions League, può accadere. Inutile e prematuro guardare ora la classifica.

Torniamo ai fischietti: diciamo che Banti di Livorno (l’AIA risparmia sui costi delle trasferte), “può sbagliare”; ma l’arbitro al VAR? Siete generosi se del noto interista Orsato ricordate solo il precedente Skriniar-Perotti dello scorso anno, tralasciando l’Inter-Roma di Coppa Italia del gennaio 2009 o l’affrettata espulsione di Salah proprio in un Fiorentina-Roma.

Una domanda però mi sorge, relativamente agli arbitri: dobbiamo lamentarci come fatto ieri da Monchi, non parlarne perché “non serve fare la voce grossa” come sosteneva il DG Baldissoni, o “fare un bel respiro perché gli errori ci possono stare”, come diceva Pallotta dopo Juventus-Roma del 2014?

 

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