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A Boston si decide il futuro

(IL TEMPO, Biafora) È arrivata l’ora della verità per il futuro della direzione sportiva della Roma. Intorno alle 21 italiane di ieri (ci sono sei ore di fuso orario) è atterrato a Boston Massara, sbarcato negli Stati Uniti con il volo Iberia 6165 dopo aver fatto scalo a Madrid. L’attuale ds giallorosso, in seguito ad un leggero riposo, ha svolto a cena il primo faccia a faccia con Pallotta e Baldini, anche se sarà oggi la giornata decisiva, quelle delle scelte definitive.

Il numero uno del club, felice per la vittoria dei suoi Celtics su Indiana nel primo turno dei playoff NBA, proporrà al dirigente piemontese di restare in carica a Trigoria, venendo affiancato da Campos (c’è già stato un contatto tra i due). Il portoghese, suggerito fortemente da Baldini e incontrato personalmente dal presidente nelle scorse settimane, dovrebbe svolgere il ruolo di consulente a distanza, mantenendo la residenza a Montecarlo. Il vero nodo da sciogliere è legato a ciò che deciderà di fare Massara, che dopo aver affiancato prima Sabatini e poi Monchi si sentirebbe pronto a svolgere il ruolo di primo violino.

Le opzioni sul tavolo per lui sono due: accettare il piano della proprietà, occupandosi del mercato insieme al collega del Lille e della quotidianità del campo e dello spogliatoio, oppure rifiutare l’offerta e lasciare il club. A quel punto Massara potrebbe scegliere di andare a fare il direttore sportivo in un’altra società o di seguire ancora una volta Sabatini, in procinto di accasarsi al Bologna. Con un suo eventuale addio tornerebbe in corsa Petrachi: il dirigente è in rotta col Torino di Cairo e non avrebbe troppi problemi a firmare peri giallorossi, lavorando a stretto contatto con Campos.

Oltre a quella dirigenziale c’è da risolvere la questione legata all’allenatore della prossima stagione. I nomi sono sempre quelli di Conte, Sarri, Gasperini e Giampaolo, ma non è da escludere un suggerimento diretto del probabile nuovo consulente portoghese, molto vicino all’agenzia di Mendes. Quello di Conte è il profilo in cima alla lista della società capitolina e gli approcci con il salentino vanno avanti dopo l’incontro andato in scena in Toscana. Con il tecnico il problema non sarebbe tanto quello legato all’ingaggio: c’è stata una precisa richiesta di avere pieni poteri e di poter intervenire attivamente nelle decisioni operative. Una decisione finale sarà presa solo dopo aver risolto il problema ds.

Nel corso del summit di Boston andrà anche definita la figura di Totti, rimasto in Italia insieme al vice-presidente Baldissoni e all’amministratore delegato Fienga. Per quanto riguarda il settore giovanile c’è invece la concreta possibilità di un addio del responsabile Tarantino.

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