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MENSURATI (La Repubblica) “La Roma ha preso le distanze, non ha smentito”

Dopo Carlo Bonini, questo pomeriggio ha parlato anche l’altro autore dell’inchiesta del quotidiano ‘La Repubblica’ sui dissidi interni alla Roma. Marco Mensurati. Queste le sue parole alla trasmissione radiofonica ‘Tutti convocati” :

Sono arrivate smentite alla vostra inchiesta, tra cui Monchi. E la vostra inchiesta è firmata da Siviglia…
“Abbiamo girato più città, abbiamo firmato con l’ultima di queste in cui abbiamo viaggiato”

La Roma ha smentito.
“La Roma ha preso le distanze, non ha smentito, con una ‘supercazzola’… Ditemi voi cosa vuol dire il comunicato della Roma…”

A chi dice che sono cose che escono dal club, cosa risponde?
“Ci sono fatti che non sono stati smentiti, poi ognuno se li legge e si fa la sua idea… Sinceramente non saprei cosa rispondere. Vogliono sapere la fonte?”

Vedendola da fuori l’uscita di De Rossi sia stata fatta con un livello di delicatezza e attenzione molto chiaro, il giocatore ha fatto in modo che non ci fossero ulteriori conseguenze. Vederlo in una veste così diversa fa effetto…
“La situazione è un po’ complessa, non ci siamo soffermati su una semplice cosa. Abbiamo riportato un documento chiaro, a differenza della supercazzola della Roma, comprensibilissima tra l’altro, nel modo in cui l’abbiamo riportato ne abbiamo dato conto, facendo nomi e cognomi e rivelandone il contenuto. Ripeto, il documento non è stato smentito da nessuno, Monchi ha preso le distanze, De Rossi ha annunciato querela e la aspettiamo fiduciosi, così avremo modo di andare in tribunale e di convocare i testimoni, poi sarà interessante partecipare al processo. Una volta che ci sono un elenco di fatti, scritti in maniera chiara e senza giri di parole, cerchiamo di darne un senso. Partiamo dai fatti, a un certo punto della stagione De Rossi ed altri 3 senatori chiedono la testa di tre persone: Monchi, Di Francesco e Totti. Questo è nei fatti e non è stato smentito. Poi si può dire che a tradire è stato . un dipendente della società ed è una versione dei fatti. Poi si può averne un’altra, i senatori vista la lontananza della proprietà hanno fatto qualcosa per risolvere una questione e magari potevano scegliere mezzi diversi… Questo mi sembra un dibattito che ha senso, parlare del fatto che l’articolo è stato firmato da Siviglia e che è stato fatto con Bonini, che di solito si occupa di cronaca giudiziaria, mi sembra un po’ perder tempo…”

Come vede l’immediato futuro della Roma?
“Non ho l’esperienza diretta di Trigoria, l’impressione che ho avuto è che la Roma sia ad un punto di svolta, che coincide con il punto più basso della sua gestione. Ho l’idea che la proprietà, che non ha alcuna intenzione di cedere il passo (quantomeno per motivi di business, perché non ritiene di aver portato l’investimento al valore necessario per vendere, non perché ci tenga ad avere una squadra di calcio a Roma), voglia intraprendere una svolta. Lo dimostra la durezza con cui qualche mese fa è stata sostituita la precedente gestione, dal fisioterapista in su. La società ha disponibilità ad investire, pur se non avendo un fatturato all’altezza dei competitor è stata costretta a fare del turnover e anche a vendere. Non sarei cosi pessimista, è il punto più basso ma è un punto di svolta. Per me Gasperini ha fatto un errore a rifiutare la Roma”

Baldini, un ago della bilancia che non si vede?
“E’ esattamente così, buona parte della confusione è data da questa anomalia strutturale che c’è nella Roma”.

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