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RANIERI “Dobbiamo continuare a credere che ogni cosa sia possibile”

Il mister giallorosso Claudo Ranieri ga parlaro al termine del match vinto contro la Juventus. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport:

Avete saputo gestire la sofferenza, poi molto bene nella ripresa. E’ soddisfatto? 
Soddisfatto. C’è voluto un gran Mirante a tenerci in partita, ha fatto delle ottime cose nel primo tempo. Dobbiamo continuare a credere, a credere che ogni cosa sia possibile. Dobbiamo arrivare in fondo con la coscienza a posto.

Si è chiamato fuori dalla guida futura, perché Pallotta gli ha fatto una telefonata o ha percepito qualcosa? 
Non ho percepito nulla. Ho firmato per un anno…

Ma perchè non si dà speranze?
Perchè non voglio darmi speranze. Penso soltanto a lavorare.

Complimenti per la partita. Queste partite, questa gestione servono per far capire che bisogna saper soffrire per arrivare a determinati risultati? L’ambiente di Roma è sempre difficile…
Essendo già stato qui è logico che mi trovo a mio agio a casa mia. Ho girato il mondo e dove sono stato ho sempre cercato di impostare una lealtà di rapporto coi miei giocatori. Si scherza e si ride ma quando si va in campo ad allenarsi bisogna dare il massimo.

C’è più sicurezza in difesa? Mirante sta trasmettendo una sicurezza alla squadra che con Olsen non c’era… 
Dipende da mille cose, non voglio che si vada a pressare molto alto. Oggi lo abbiamo fatto due volte e la Juve è stata brava ad infilarci. Quando difendiamo con 4 difensori si sentono più sicuri, è il succo di un discorso tattico che facciamo in settimana. Questo non significa che non vogliamo attaccare, nel primo tempo abbiamo sbagliato delle palle dove dovevamo essere più sereni.

Hai fatto delle scelte per caratteristiche… 
Non ho un credo calcistico e non voglio che ci si adatti a quel credo. Cerco di capire le migliori caratteristiche dei miei giocatori e cerco di mettere i migliori. Provo a dare un equilibrio, poi magari sono criticabile perché non gioca questo o quest’altro.

Accetteresti di avere un ruolo da supervisore per far crescere qualcuno in panchina? 
Quando sono stato contattato mi era stato proposto un dopo. Ma io mi diverto ad allenare. Il mio scopo è essere allenatore, essere vivo, voglio decidere con la mia testa, prendere le critiche, gli insulti… Io sono fatto così, vado avanti con la mia squadra, voglio allenare.

Tu hai già individuato dove la Roma dovrebbe rafforzarsi?
Nel momento in cui sono dentro so quello che si dovrebbe fare. Ma la società lo sa meglio di me, ma sta aspettando giustamente di sapere dove saremo alla fine del campionato.

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