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SASSUOLO-ROMA. A PRIMA VISTA… di Paolo MARCACCI

Ah, già…c’è anche la partita. Prima di oggi se n’era ricordato soltanto Claudio Ranieri. Forse dal pomeriggio abbiamo cominciato a pensarci un po’ tutti. Alzi la mano chi non avverte il proverbiale nodo alla gola quando tutto il pubblico, tutti gli avversari, forse tutta Reggio Emilia chiamano al saluto Daniele De Rossi. Ogni scelta è legittima, quindi anche ogni scelta societaria; il problema, ancora una volta, è stato il modo, a cominciare dalla strategia comunicativa.

Piove, anche insistentemente. Ci si aspetta che il Sassuolo faccia una partita quantomeno agnosticamente decorosa, ma che la Roma abbia fame di risultato e residue speranze di classifica. Dopo il primo terzo di gara bisogna prendere atto del fatto che gli uomini di Ranieri, inferiori come dato di possesso palla ma anche come pressione territoriale. Ora qualcuno arriverà a sospettare, più o meno legittimamente, che questa squadra, questo gruppo non abbiano in realtà tutte queste intenzioni di impelagarsi nell’accidentato cammino dell’Europa League.

Sta di fatto che il Sassuolo chiude la prima frazione in crescendo e arriva anche un’occasione nitida, dal settore destro, con un diagonale di Djuricic su cui con grande reattività Mirante allunga lo scarpino. 

Più insistente della pioggia è la contestazione dei tifosi giallorossi presenti a Reggio, sia per i cori che per gli striscioni, alcuni dei quali dal contenuto durissimo, altri ispirati da una amara e mordace ironia.

Allo scoccare dell’ora di gioco, la Roma ha sussulti importanti in zona goal, prima con un diagonale di Dzeko, poi con un colpo di testa in avvitamento di Cristante. Forme di vita in area neroverde. Nel frattempo, ammoniti Zaniolo, Fazio, Juan Jesus nella Roma; Magnanelli nel Sassuolo. Minuto 65: Pastore e Kluivert per Zaniolo e Ünder, non percepibili. Poi arriva anche per El Shaarawy il cambio: si rivede Perotti. 

Poca roba, ragazzi: questo il sunto. Il pallone in zona gol arriva, la trequarti avvolge; il problema è che più di un (ipotetico) finalizzatore telefona e basta a Consigli. Intanto ammonito Anche N’Zonzi. 

Ma questa squadra, dentro di sé, che obiettivi ha? Annullato il gol di Fazio – fuorigioco di Dzeko – al terzo dei 5’ di recupero.

Finisce così. Ripetiamo: al di là dei nostri calcoli, questa squadra che obiettivi sentiva di avere?

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