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A Trigoria come al college. Ecco il liceo all’americana

(GAZZETTA DELLO SPORT) Quando un ragazzo entra per la prima volta al Fulvio Bernardini di Trigoria non sogna certo libri e interrogazioni, ma sogna di ripercorrere le orme di Totti, De Rossi, Dzeko e, adesso, Zaniolo. La Roma questo lo sa, ma sa anche che appena il 3% di coloro che iniziano a giocare a pallone poi fa del calcio il suo lavoro, oltre che la sua passione.

Ecco perché già da qualche anno, in collaborazione con l’Istituto Scolastico Internazionale Giovanni Paolo II di Ostia il club ha avviato un’iniziativa, riconosciuta dal Ministero, di Liceo Scientifico con indirizzo sportivo. Da ieri, però, la Roma ha aggiunto un tassello in più. E non è un tassello da poco perché il liceo, riservato ai tesserati del club, avrà una sede distaccata all’interno del centro sportivo di Trigoria.

Un’iniziativa fortemente voluta dal presidente Pallotta, che richiama al sistema formativo dei college americani perché ai ragazzi che non vanno bene a scuola, o fanno assenze ingiustificate, poi viene impedito di giocare. La nuova sede nasce all’interno di un casale abbandonato, completamente rimesso a nuovo, con una palestra all’avanguardia e, presto, anche un campo da calcio. Le aule non sono enormi, ma modernissime, con lavagne elettroniche e colori che richiamano, ovviamente, alla Roma.

C’è uno sportello di formazione universitaria e c’è, soprattutto, la possibilità di essere seguiti a 360 gradi. Nessun club di Serie A ha all’interno del proprio centro sportivo classi, palestre, campi, ristoranti e convitto, cioè tutto quello che serve ai ragazzi per laformazione sportiva e scolastica. Il responsabile scolastico è il professor Manrico Ferrari (nello staff atletico della prima squadra) e al momento sono previste cinque classi, dal primo al quinto anno, con 80 iscritti.

Lo scorso anno erano 64, tutti promossi, ma in passato c’è stato anche qualche alunno bocciato. In fondo il futuro è imprevedibile: magari un ragazzo entrerà a Trigoria sognando di indossare la maglia numero 10 e ne uscirà puntando ad una giacca da dirigente. L’obiettivo della Roma è che sia preparato ad affrontare la sfida.

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