RASSEGNA STAMPATOP

Roma, via all’era Friedkin

(IL MESSAGGERO) Finally Friedkin. Ma sempre con molta discrezione, mantenendo un profilo basso: un atteggiamento ben diverso da Jim Pallotta, personaggio più istrionico, basti ricordare l’esordio con tuffo in piscina a Trigoria. Loro invece sono arrivati in silenzio, un po’ nascosti, discreti. Ecco Dan Friedkin e con lui il figlio Ryan, designato capo operativo della società Roma. Sono qui, nella Capitale. Si fermeranno per qualche giorno, per poi tornare in occasione della prima gara di campionato che la Roma giocherà in casa (l’esordio sarà in trasferta, a Verona, il 19) ovvero il 27 di questo mese contro la Juventus.

Dan e Ryan, muniti di mascherina anti Covid, hanno cominciato i primi giri conoscitivi (è sbarcato a Ciampino, mercoledì sera con il suo areo privato), transitando da Trigoria alla sede dell’Eur. A Roma, ieri, hanno potuto conoscere la squadra e l’allenatore, Fonseca, oltre a visitare una parte del centro sportivo. Si sono fermati qualche minuto con i calciatori e hanno assistito a una buona parte dell’allenamento del pomeriggio.

“Siamo felici di essere qui. Conosciamo la tradizione della Roma, insieme con voi vogliamo fare grandi cose. Sappiamo che ci sono da risolvere dei problemi e noi abbiamo intenzione di lavorare per farlo. Voi mettete in campo tutto il vostro impegno. Abbiamo fiducia in voi”. La sintesi del discorso – in parte anche in italiano – fatto a squadra e Fonseca. Ci sarà occasione, in questi giorni o nelle prossime scappate nella Capitale, di incontrare le istituzioni dello sport e del calcio, di cominciare gli appuntamenti politici con sindaco e con il Governo.

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