ROMA-YOUNG BOYS. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – La Roma ipoteca il primo posto nel proprio girone di Europa League, nella serata di Riccardo Calafiori.

Il giovane terzino romano – che due anni fa aveva rischiato la carriera per un gravissimo infortunio al ginocchio – trova una rete capolavoro a coronamento di una grande partita.

L’avversario è mediocre, ma per un classe 2002 dimostrare quella personalità alla seconda gara europea è un segno importante. Speriamo Fonseca prenda presto coscienza dell’inevitabile: Spinazzola a destra e Calafiori – da proteggere e coltivare – a sinistra.

Per il resto, bene Mayoral, che mette minuti e fiducia nel proprio motore partecipando alla manovra e segnando ancora. Vivace Carles Perez; sempre nel vivo del gioco Villar, così come Pedro e Mkhitaryan, che si alternano nei due tempi in questa sgambata del giovedì.

Male il contesto difensivo: Ibanez esagera sempre con l’uscita palla al piede; Cristante patisce l’uno contro uno in occasione del goal, ma non è colpa sua: gioca fuori ruolo e i due difensori di serata, tra cui purtroppo Juan Jesus, non gli danno certo una mano nella circostanza. Esattamente come Pau Lopez: prende un tiro in 90’; inutile sperare possa fare la parata decisiva.

La Roma soffre un po’ lo svantaggio: l’avversario non è di livello ma è ostico, ben messo in campo e non lesina mai l’entrata.

Serve, appunto, il goal di Mayoral per rientrare in partita, prima della grande giocata di Calafiori, che offusca quella altrettanto bella di Dzeko per il 3-1. Il bosniaco, in difficoltà a Cluj ed ectoplasmatico a Napoli, è apparso reattivo.

I successi sono sempre importanti, sebbene non sia il match di ieri sera quello di risposta alla vergognosa sconfitta di Napoli. Ci godiamo, nell’attesa di domenica, Calafiori. Romanista, romano, cui auguriamo di proseguire una tradizione di rappresentatività lunga e unica in Italia.