STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Il professore

Di Franco BOVAIO – Quando Seydou Keita arrivò alla Roma nel 2014 aveva 34 anni e, per questo, molti storsero il naso per il suo acquisto. Per carità, nulla da dire sul valore del giocatore, considerato uno dei migliori centrocampisti africani che avevano giocato in Europa (in Spagna, con Siviglia, Barcellona e Valencia), ma quell’età così avanzata, dicevano …. Ci pensò lui a farli ricredere, con l’unico modo che i calciatori hanno a disposizione per smentire chi li denigra: il campo.

Le sue prestazioni in giallorosso convinsero tutti che per la Roma la sua sapienza tattica, la sua testa pensante e i suoi piedi buoni erano un vero e proprio valore aggiunto. Tanto che venne anche ribattezzato “il professore”. L’allenatore Rudi Garcia stravedeva per lui e gli affidava spesso e volentieri le redini del centrocampo. E Keita si sentiva appagato della sua avventura romana e della considerazione del mister. Solo quando questo venne esonerato maturò l’idea di chiudere la stagione 2015-16 e il suo contratto con la Roma per poi salutare tutti e andare a terminare la carriera in Qatar. “Uno dei motivi della mia separazione con la squadra della Capitale d’Italia è stato proprio l’addio a Garcia” disse in seguito. Nelle due stagioni che aveva vissuto in maglia giallorossa aveva collezionato 59 presenze ufficiali con 4 gol, tra i quali quello dell’1-1 alla Juventus del 2 marzo 2015 all’Olimpico.

Durante il lookdown di primavera il suo nome è tornato alla ribalta per un gesto di grande solidarietà e umanità che ha compiuto nei confronti del suo paese, il Mali. Ad aprile, per combattere l’emergenza creata dal Covid-19, ha donato beni di prima necessità per un valore di 30 milioni di franchi maliani (pari a 45.000 euro) a 600 famiglie povere della capitale Bamako. Che grazie a lui hanno subito avuto a disposizione 557 sacchi di riso, 611 sacchi di miglio, 300 di zucchero e oltre cento barattoli di olio. Un campione in campo e fuori.

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