RASSEGNA STAMPATOP

Punti e fiducia anti-Ajax

(IL TEMPO) Tre punti, belli, che cambiano poco per la classifica giallorossa in campionato, ma danno un grosso contributo emotivo alla squadra di Fonseca in vista della sfida-verità di giovedì. All’Olimpico contro il Bologna decide la quattordicesima rete stagionale del cannoniere giallorosso Borja Mayoral, ma è chiaro che la testa dei romanisti era già altrove. All’Ajax che giovedì prossimo farà tappa nella Capitale per la gara di ritorno dei quarti di finale di Europa League: una partita che può spalancare le porte della semifinale, cambiare tutto e dare un senso alla stagione. È l’unica cosa che conta a questo punto dell’annata giallorossa, tanto più dopo il 2-1 dell’andata ad Amsterdam e anche considerando che l’eventuale semifinale sarà molto probabilmente contro il Manchester United: un appuntamento con la storia per la Roma che arrivata a questo punto non può sbagliare.

E non è un caso se Fonseca ieri ha giocato al risparmio ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo. Ben otto i titolari partiti inpanchina contro la squadra di Mihajlovic che dopo una buon avvio si è arresa alla maggior concretezza e qualità della Roma2 del portoghese. Un paio di buoni guizzi, poi solo giallorossi in campo a tener palla, controllare, gestire un risultato che dopo il gol di Mayoral andava più che bene. Perché la cosa più importante era risparmiare le energie e dare minuti a quei giocatori fuori da troppo tempo: Veretout sì, ma soprattutto Miki rientrato dopo il lungo stop muscolare. E la conferma del fatto che a Fonseca questa partita interessava fino a un certo punto è l’utilizzo di molti giocatori visti poco e quasi mai da titolari: dal giovane Reynolds (tutto ancora da scoprire: ieri troppo timido), alla conferma di Fazio, all’ingresso a sorpresa tra i pali di Mirante o un attacco con Pedro e Carles Perez dietro a Borja Mayoral.

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