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MOURINHO “Col Sassuolo niente turnover”

In vista della sfida di domani contro il Sassuolo, Jose Mourinho ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue risposte ai giornalisti presenti:

Il rapporto nazionali-club è un problema tornato d’attualità. La sua idea per una soluzione?
Non ne ho idea, è un problema vecchio, è vero, ma è anche vero che è difficile trovare una soluzione. Ci sono ovviamente interessi diversi, sia per i club che per le nazionali ma anche delle istituzioni. Ho deciso da tempo di non perdere tempo nella ricerca di soluzioni a qualcosa che non posso controllare. Nel nostro caso non è facile accettare che un giocatore che ha giocato giovedì a mezzanotte e arrivi a Roma sabato mattina. Magari però siamo anche fortunati ad averne solo uno così, altri club avranno situazioni più complicate. Ho deciso di non piangere, penso positivo. Non c’è nulla da fare

Complimenti per la millesima panchina. Su Zaniolo ha dimostrato di essere interessato al suo rilancio. Se lo aspettava già a questo livello?
Ringrazio la LMA per il riconoscimento, è una bella cosa finire nella Hall of Fame e ringrazio Sir Alex Ferguson, le sue parole sono ‘pesanti’, in senso positivo. Ringrazio anche Dionisi, visto che non abbiamo parlato ancora di Sassuolo. Devo dire che lo rispetto molto, così come questa nuova generazione di allenatori che fanno il percorso come il suo. Su Zaniolo, il club è stato cauto l’anno scorso. Già si parlava del fatto che avrebbe potuto giocare qualche partita l’anno scorso, la società è stata davvero cauta con lui. Lui con maturità ha aspettato il momento giusto. Non ha lavorato da subito con la squadra, non potevo venire in Italia prima del 1 luglio ma qualche mio collaboratore ha lavorato con lui qualche settimana prima. Tutto è già stato fatto l’anno scorso, l’evoluzione di quest’anno è stata tranquilla. Doveva superare le cicatrici emozionali che lasciano questi infortuni, in questo momento ha completamente dimenticato il problema che ha avuto, è fiducioso e sta bene. Buon per lui avere un ‘nuovo’ Carles Perez, il giocatore dei tempi del Barcellona non è mai arrivato a Roma e quest’anno vediamo un Carles fiducioso. Avere entrambi nella stessa posizione è fantastico. Farlo giocare falso nueve? Rispetto le idee di Mancini, quello che decide per Nicolò mi sta bene.

Zaniolo le ricorda qualche suo giocatore che ha allenato in passato?
Più facile per voi fare paragoni, ma andrebbe fatto tra un ragazzo che oggi è due anni più grande, non c’è uno Zaniolo prima e post infortunio, ma uno Zaniolo con due anni d’esperienza in più. E’ un ragazzo sicuramente più maturo, c’è spazio per migliorare, sarei un allenatore scarso se non ho nulla da dare a un ragazzo di 22-23 anni. Ovviamente deve imparare a giocare con due moduli diversi, deve imparare tante cose che arrivano solo con l’esperienza ma mi sembra un ragazzo superprofessionale. Stando alle informazioni che avevo preso prima di arrivare me lo descrivevano come irresponsabile, ma non è così. Non mi piace fare paragoni ma un giocatore con un potenziale così… Non ce ne sono tanti

L’impatto di Abraham? Le sue parole sul rinnovo di Pellegrini?
E’ stato lei a dare a tutto il mondo l’indirizzo di casa mia? Pellegrini, per ogni giorno che passa, è più vicino a firmare il contratto. La mia idea è chiara, lui vuole restare. La vicenda è prossima a finire bene. Se non decide il suo procuratore, vi darò l’indirizzo di casa sua e lo potrete pubblicare sui giornali (ride, ndr). Scherzi a parte, il rinnovo è vicino. Vuole far parte del nuovo progetto. All’inizio volevo conoscere bene i giocatori, anche quando Dzeko era qui non avevo deciso chi era il capitano, volevo capire meglio il gruppo. Pellegrini con noi per tanti anni sarà il nostro capitano, Mancini il vice e Cristante il terzo. Deve essere un capitano per l’oggi e per il domani. Sono convinto che firmerà presto e posso dire che sarà il nostro capitano per tanti anni, affiancato da due vice. Su Abraham, mi aspettavo questo impatto ma c’è sempre qualche dubbio quando c’è un ragazzo che ha vissuto per anni in un altro ambiente, un ragazzo di Londra resterà sempre tale, quando escono da lì c’è sempre il dubbio sull’adattamento. Penso che gli piaccia davvero Roma, è già perfettamente integrato nella squadra

Cosa pensa dei Mondiali ogni due anni?
Ci penserò quando allenerò una Nazionale. Lo farò un giorno, ma non adesso. Ci andrò magari quando avrò 80 anni, ma adesso non ha senso rispondere.

Questa nuova generazione di allenatori l’ha suggerita di cambiare dal punto di vista tattico?
No, io sono diverso come sono diverso da voi. Sicuramente ho meno capelli del passato (ride, ndr), ma è l’evoluzione naturale delle cose. Una cosa ovvia: i mezzi che abbiamo adesso a livello di analisi di gioco per forza origina dei cambi nelle idee e nel modo di lavorare. Al Barcellona e al Porto ho fatto il match analyst, dovevo andare allo stadio con carta e penna, l’analisi si faceva così. Poi se si aveva fortuna di avere un video si vedeva una VHS o una Betamax, si facevano tagli da una parte e dall’altra… Oggi l’analisi si fa in un modo totalmente diverso e questo comporta cambiamenti. Non dico che oggi è più facile ma è diverso, con tante informazioni a disposizione bisogna essere bravi a selezionare e soprattutto distinguere le informazioni buone per te da quelle che vanno fatte sapere ai giocatori. Oggi abbiamo avuto una riunione di 8 minuti con i giocatori, con il mio staff ho riunioni di 8 ore. Il calcio è cambiato a questo livello, fermarsi e negare tutto questo è sbagliato.

Mercato finalmente chiuso. Si sente di dire che il distacco dalle big è calato?
Guarda, abbiamo giocato 2 partite, non 20. Dopo 2 partite la distanza con l’Inter non è 29 punti, magari è solo un gol. Ma non significa nulla, per me significa solo che la nostra strada è questa. Non siamo nel momento in cui dobbiamo pensare agli altri ma a noi e alla nostra evoluzione. Magari a gennaio sarà il momento di guardare dove saremo e dove saranno gli altri, la distanza sarà diversa. In questo momento non possiamo e non dobbiamo pensare ad altro che non sia la prossima partita. Le parole di Allegri sui risultati che contano solo alla fine mi sono piaciute. Il valore dei punti è questo, non si scappa. Ma siamo una squadra diversa da Juve,Inter e Atalanta. Loro sono già squadre con ambizioni definite, noi no. Se la gente è felice per le 2 vittorie di fila lo sono anche io, ma una cosa è essere contento e pensare che la squadra sia già fantastica, un’altra è chi è contento ma non è mai tranquillo.

Mancini, Pellegrini e Smalling?
Stanno tutti bene, non ci sono bugie e bluff. L’unico che sta meno bene è Vina che è arrivato un’ora fa. Gli altri si alleneranno oggi e saranno a disposizione

Pensa al turnover in vista dei 7 impegni ravvicinati? C’è un’alternativa a Karsdorp diversa da Reynolds?
Non ho pensato al turnover. Nel mio ufficio ho davanti lo schermo con il calendario ma ho pensato solo alla prima partita, nemmeno alla seconda. Domani non ci sarà turnover, giocheranno i migliori e nulla più. Ma se un giorno ad esempio giocasse Carles Perez al posto di Zaniolo per me non è turnover ma un’opzione. Ibanez può giocare terzino, ovviamente non offensivo e che non spinga tanto come Karsdorp ma un terzino di stabilità. Lo abbiamo già provato nel precampionato in quel ruolo e lo può fare.

Aveva chiesto esperienza per la panchina. Questa esperienza che la Roma non ha avuto la può trovare nei giocatori che ha a disposizione?
La cosa importante è che siamo d’accordo con Pinto e la proprietà, ma ci sono circostanze di cui non parliamo nel dettaglio in cui talvolta non è possibile. L’esperienza non si compra ma si costruisce, ora pensiamo ai giocatori che abbiamo come Reynolds, Zalewski, Bove e Calafiori. anche per loro è un modo di crescere. Non mi piacerebbe nemmeno parlare di mercato ma paragonando la nostra rosa ai top club la differenza è significativa. Ma mi fido dei miei ‘ragazzini’, se devono giocare lo faranno. Poi vedremo cosa succederà a gennaio.

La preoccupa il rientro tardivo dei nazionali?
Nessuno mi ha chiesto del Sassuolo… Devo parlarne io, è un avversario difficile. Non lo dico per i risultati passati ma per il loro modo di giocare. Dovremo giocare molto bene se vogliamo i 3 punti. Come ho detto, andranno in campo chi penso che possa fare il meglio. Non penso alla Conference League. Sui nazionali vedremo oggi Cristante e Mkhitaryan che hanno fatto 90′, Mancini e Pellegrini hanno recuperato senza problemi così come Zaniolo.

Come definirebbe i tifosi romanisti in una parola?
Appassionati, è facile.

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