RASSEGNA STAMPATOP

Roma, che fatica. Ora il derby

(IL MESSAGGERO) Che fatica, ma la Roma va ai quarti di Conference League. Questo conta. Ci pensa Abraham (su assist di Karsdorp), con una zuccata sotto porta nei minuti finali, e ancora una volta i giallorossi timbrano in zona Mourinho. Un lampo nel buio, dopo una prestazione modesta e forse – è una chiave di lettura speranzosa – con la testa alla Lazio. La Roma – l’unica italiana ad aver raggiunto i quarti in tutte le coppe europee – ha rischiato, più per i suoi limiti che per i meriti dell’avversario. È stata a un passo dai supplementari (e ci mancavano anche quelli col derby alle porte…) fino a pochi minuti dalla fine. Ci ha pensato Tammy, gol numero 21, a far esplodere l’Olimpico. La Roma si deve interrogare sulla prestazione, ha rischiato troppo e prodotto poco. Contro un avversario modesto. Così, il derby non si vince.

Abraham non può bastare. Servono i migliori Pellegrini, Zaniolo, che stavolta hanno steccato. Mourinho, questo, lo sa. Il tempo per preparare il derby è poco, le forze sono quelle. A tre giorni dalla Lazio non era scontato aspettarsi le scintille e i fuochi d’artificio, ma di più sì. Almeno non questa prestazione mediocre. Abbiamo ammirato, si fa per dire, la solita Roma, contratta, con poche idee e anche un po’ confuse. Solo cuore, nel finale. Passaggi sbagliati, non un’idea brillante, niente. Il derby, come era prevedibile, è nella testa del tecnico e in quella dei calciatori, protagonisti a metà. La squadra sembrava quasi cullarsi sulla vittoria dell’andata, arrivata con una buona dose di fortuna, come fosse un segno del destino. Ma ha scherzato col fuoco.