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La notte dei sogni: il modulo del derby per colpire il Feyenoord, Mkhitaryan mina vagante

(IL MESSAGGERO) Un centrocampista in più e marcature personalizzate. Mourinho è orientato a replicare con il Feyenoord l’assetto che permise alla Roma di battere la Lazio nell’ultimo derby. Mkhitaryan c’è e, a meno di un ribaltone al fotofinish, partirà dall’inizio a Tirana. Se l’è tenuto stretto per la finale perché Mkhitaryan è l’interprete camaleontico della sua Roma. I Feyenoord non sa dove lo troverà e che cosa farà. Nel 3-4-2-1 dovrebbe giocare da trequartista, ma ha la libertà di scendere a centrocampo, dove in stagione è stato utilizzato addirittura in regia, e magari di recitare da mezzala.

Slot attacca i portatori di palla. Smalling, gli altri difensori o direttamente i centrocampisti. Si scatenano di solito i mediani Kokçu e Ausnes che soffiano nelle maglie del rombo offensivo, con Til vertice basso che dovrebbe limitare Cristante, con le ali Nelson, a destra, e Siniterra a sinistra, pronte a scagliarsi rispettivamente sui laterali Zalewski e Karsdorp. Il centravanti Dessers, capocannoniere del torneo con 10 reti, andrà a infastidire i centrali difensivi. Pronta la strategia preferita della Roma di Mou. Prudente e spietata, tanto per capirsi. Lancio lungo dei difensori, Mancini e Ibanez più degli altri a saltare centrocampo e spesso anche la linea arretrata avversaria. Oppure aperture sui lati, sempre partendo dai centrali davanti a Rui Patricio, con Zalewski che poi verticalizza per Abraham o Pellegrini o con Karsdorp che invece spinge sulla corsia per chiamare a rimorchio i compagni in area. Cosi i giallorossi hanno vinto proprio il derby di ritorno e, anche senza parecchi titolari, venerdì sera sul campo del Torino.

L’altra opzione di Mourinho è Zaniolo, da seconda punta più che da trequartista. Come accadde il 14 aprile contro il Bodo Glimt nella sfida di ritorno dei quarti all’Olimpico. Fu la mossa che indirizzò il match e a prescindere dalla tripletta realizzata dal grande protagonista della serata. Mou spiazzo i norvegesi, presuntuosi nel loro 4-3-3. In 29 minuti partita chiusa e senza storia. Sempre ripartendo. Film che potrebbe essere replicato anche stasera all’Arena Kombetare. Dipenderà da Slot e da quanto sarà spregiudicato.