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Su la cresta: a Trigoria c’è il Gallo Belotti

(LA REPUBBLICA) L’ultima volta che la Roma riuscì a portare a Trigoria un attaccante da oltre 100 gol in Serie A era l’estate del 2000. Il grande salto dalla provincia verso la Capitale, per cercare di iniziare a vincere qualcosa di importante. Quel signore, arrivato da Firenze, era Gabriel Omar Batistuta, che in maglia giallorossa avrebbe vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. Firmerebbe Andrea Belotti, da Torino, per poter ripercorrere le tappe, i numeri e i trofei di Batigol, lui che finalmente ha messo nero su bianco il suo accordo con il club di Trigoria. Che strana estate quella trascorsa dal “Gallo”, dal saluto al Torino al rifiuto di tante proposte pervenute, in attesa solo e unicamente della chiamata di Mourinho. “Le ambizioni e la crescita della Roma sono sotto gli occhi di tutti e hanno esercitato in me un fascino incredibile: a questo punto della mia carriera voglio continuare a migliorarmi, giorno dopo giorno, e sono felice di poterlo fare con questa nuova maglia” le prime parole del centravanti. Il viaggio in gran segreto a Roma all’alba di sabato, mentre la squadra era in hotel a Torino: subito le visite mediche a Villa Stuart (una parte era stata svolta a Palermo), ieri la firma sul contratto. L’accordo di massima era stato trovato da più di un mese, ma alcune condizioni sono cambiate nell’ultima settimana: l’uscita di Felix e non di Shomurodov ha fatto rivedere alcuni parametri della proposta giallorossa (fatto che ha generato un momento di incomprensione tra le parti). Poi la fumata bianca: l’ex Toro ha sottoscritto un contratto “fino al 30 giugno 2023, con opzione di rinnovo per due stagioni al verificarsi di alcune condizioni sportive”. Ovvero 21 presenze in campionato.