A PRIMA VISTACOPPE EUROPEETOP

ROMA-SALISBURGO. A PRIMA VISTA di Paolo MARCACCI

Una leggera ma resistentissima fibra di carbonio, materiale con il quale si fabbricano le più moderne canne da pesca, per proteggere l’occhio attraverso il quale mettere a fuoco la porta: in effetti, Tammy Abraham vuole pescare il jolly che vale la qualificazione. Poi, la formazione iniziale premia Belotti, con Dybala e Pellegrini.

Nelle premesse, una serata da gestire con grande accortezza, con un coefficiente di difficoltà che potrebbe rivelarsi superiore a quello della gara di andata. 

Va in scena il miglior primo tempo stagionale, tradotto in un doppio vantaggio con le firme di Belotti, di forza e reattività, e di Dybala, di delizia e precisione. Per sintetizzarlo, bastano un po’ di aggettivi ad personam: gladiatorio Mancini, chirurgico Matic, delizioso Dybala, affamato Spinazzola, incessante Zalewski, indomito Belotti e, visti i palloni lavorati per quantità e qualità, architettonico Pellegrini. 

Il secondo tempo trascorre con la pagina dei palloni sbagliati da Matic che resta bianca, con la punteggiatura di ogni pallone strappato con i denti da un commovente Belotti. È il trionfo di Mourinho, che ha presentato prima uno stadio roboante, poi una Roma affamata e cinica.