DIVAGAZIONI ROMANISTETOP

PRUZZO “Il quarto posto è difficile ma non impossibile”

di Franco BOVAIO – Il bomber dei bomber della storia della Roma, Roberto Pruzzo, ha detto la sua sulle prospettive della Roma in questo finale di stagione e sul momento negativo di Abraham e Belotti in una diretta durante la trasmissione “Amore Giallorosso” di Gold Tv. “Se guardiamo il tabellino di Belotti in campionato ci prende male, zero gol. Anche Abraham rispetto all’anno scorso è in calo e una squadra ambiziosa come la Roma non si può permettere questa situazione dei suoi attaccanti” ha detto Pruzzo. Che, poi, alla domanda se sia un problema di gioco o di condizione delle due punte, ha risposto: “A prescindere dagli schemi quello dell’attacco è un problema vero perché i due lì davanti finora hanno deluso troppo e credo che l’allenatore stia anche pensando di poter fare a meno di entrambi nella trasferta di sabato a Torino. Questa mossa, a livello psicologico, potrebbe o demoralizzarli del tutto o dare loro una spinta per uscire da questa situazione. Ma da momenti così negativi i giocatori si devono tirare fuori anche da soli, come capitava a me. Poi agli attaccanti capita sempre di vivere dei periodi in cui non fanno gol, di avere qualche settimana in cui gli gira tutto male, di avere problemi fuori dal campo, ma se ci sono le qualità si ricomincia a segnare e tutto passa. Come capitò a me proprio nella trasferta in casa del Torino dell’anno dello scudetto, alla quale arrivai da un periodo in cui non riuscivo a segnare. E lì mi sbloccai, con quel gran colpo di testa che feci sul cross di Ancelotti. Ma per me era normale segnare di testa ed ero talmente felice di aver ritrovato il gol che per andare ad esultare sotto la curva ho fatto la corsa ad ostacoli per saltare i tabelloni che erano dietro la porta del Toro. Alla faccia di quelli che dicevano che non correvo…”.

Poi il discorso torna serio, sempre con Abraham e Belotti al centro del dibattito. “Io questi due attaccanti li vedo veramente in difficoltà. Certo, è possibile anche che abbiano bisogno di maggiore assistenza da chi può dargliela. Come Wijnaldum, che è bravo nell’entrare dentro; Pellegrini che è uno che sa dialogare con chiunque; Dybala che non è un solista. La Roma ha i giocatori giusti per rifornirli, ma a me sembra che sono proprio loro che fanno troppa fatica ad integrarsi con la squadra. Per questo ho detto che a Torino potrebbero anche stare fuori tutti e due, come Mourinho ha fatto contro la Juve, quando ha giocato solo con Dybala là davanti, gliel’ha incartata e ha vinto 1-0”.

Infine, sulle prospettive della Roma in questo finale di stagione, Pruzzo risponde: “Penso che il quarto posto è difficile da conquistare, ma non è impossibile. L’allenatore, però, deve trovare il modo di essere competitivo in entrambe le competizioni. Ad esempio, a Torino potrebbe starci di dare un turno di riposo a Matic o Wijnaldum, ma poi pensi che contro la Samp hanno dimostrato di essere due che fanno la differenza e ti domandi se puoi fare a meno di loro oppure no in questa partita così difficile. Perché se avete visto giocare il Torino contro il Sassuolo c’è da stare attenti. È una squadra che ha una tenuta fisica invidiabile e che dire insidiosa è poco. Ha velocità, qualità, fisicità e un Sanabria che ora ha capito che può fare venti gol all’anno ed è un pericolo in più. Dunque anche per Mourihno è difficile scegliere se fare turnover o meno. L’importante è che da qui in avanti la Roma ritrovi i suoi giocatori migliori, come Pellegrini, ad esempio, che può fare meglio di quello che sta facendo. Lo dice lui stesso, che non è contento delle sue prestazioni. Come Wijnaldum, Dybala e i due attaccanti, che devono capire che ci sta di sbagliare un gol, capita. Ma questo non deve fargli venir meno la sicurezza di poter segnare in ogni momento e contro qualsiasi squadra. I momenti difficili ci sono sempre e c’è anche la maniera di superarli, ma mi sembra che in questo momento Belotti ed Abraham non riescano a farlo, mi sembra che gli manca un po’ di morale. Perché sbagliano i gol e si mettono le mani in testa … A me non capitava mai. Sbagliavo e ricominciavo a pensare che avrei segnato nell’azione seguente. Speriamo che da qui alla fine della stagione Belotti e Abraham riescano a capovolgere questa situazione negativa nella quale si trovano. Hanno tutto per riuscirci, a cominciare da questo pubblico stupendo che li sostiene e che non si vede da nessun’altra parte. In ogni caso, l’idea che i calciatori migliori della Roma possano tutti crescere da ora in avanti mi fa essere positivo perché, se così sarà, loro potranno tornare a fare la differenza nella parte decisiva della stagione e, automaticamente, le prospettive della Roma migliorerebbero moltissimo. Sia in campionato che in Europa”.