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Bove fa sognare la Roma

(LEGGO) Una notte capitale, una di quelle che difficilmente fa dormire per l’adrenalina e che prepara al meglio alla trasferta a Leverkusen di giovedì. Una Roma eroica in un Olimpico mastodontico batte il Bayer con una perla di un ragazzo nemmeno 21enne e ora vede più vicina la seconda finale europea consecutiva. La sesta in carriera di un Mourinho che ha gestito da mago l’emergenza infortunati, concedendo pochissimo all’allievo Alonso e centellinando Dybala e Wijnaldum che saranno fondamentali al ritorno tra una settimana.

Nel primo tempo i tedeschi erano partiti forte ma hanno sprecato due palle gol con Andrich e Hlozek. Le uniche delle serata. Poi è stata la Roma ad andare a un passo dal vantaggio con Ibanez fermato solo da un miracolo di Hradecky. Un primo tempo di attesa per i giallorossi che sapevano di poter concedere 90′ di corsa visti i tanti problemi e che hanno costretto il Leverkusen a tanto giro palla inutile.

Nella ripresa Mourinho ha aspettato ancora e proprio mentre aveva fatto togliere il fratino a Dybala e Wijnaldum è arrivato il vantaggio di Bove, il “cane malato” di Josè. Il bravo ragazzo dell’Appio-Latino che ha iniziato e concluso con la complicità di Abraham un’azione da brividi. La Roma in trance ha provato ancora a far male al Leverkusen ma un po’ la mira, un po’ la sfortuna non hanno aiutato. Nel finale qualche apprensione di troppo per un’uscita non perfetta di Rui Patricio. Ci ha pensato Cristante a togliere i brutti pensieri al termine di una partita di estremo sacrificio. In tribuna c’era di tutto: da Totti e Noemi a Nainggolan e Voeller passando per Ceferin, Paratici e Boniek.

«Sto sentendo un mare di emozioni, questo gol è per la mia famiglia. Al ritorno servirà la stessa cattiveria», le parole di Bove. Mourinho sorride ma invita alla calma: «Merito dei ragazzi. Hanno questa mentalità, questa voglia e questa empatia. Vogliono fare tutto per far felici i tifosi. Questo stadio, il tragitto da Trigoria anche ad uno come me con tanti chilometri, si fa sentire dentro. Era una partita difficile e lo sarà anche al ritorno quando giocherà di più Dybala. Abbiamo vinto solo il primo tempo. Bove? C’è più dei sui genitori, della nonna che di me. Ha estrema educazione».

Nel prepartita erano arrivate le parole di Pinto («Mou ha detto che il Psg non l’ha cercato? Ha fatto benissimo, io sono tranquillo») e l’anomala decisione del Tribunale Federale che ha definito “improcedibile” il deferimento per Serra dopo la lite con Mourinho. Per fortuna in Europa è un’altra storia.