CAMPIONATOTOP

MOURINHO “È stata una bella partita contro un’ottima squadra”

Al termine del match pareggiato con il Bologna, Mister Mourinho ha risposto alle domande di DAZN. Queste le sue parole:

Con un po’ più di lucidità avreste potuto vincere questa partita. Si può essere soddisfatti per questo pareggio?
“Vi faccio una domanda. Per il fallo di Palomino su Dybala avete mandato tutti questi replay come fatto con il fallo di Camara? È un’ammonizione giusta, cerca la palla con aggressività, ma l’ammonizione è giusta. Sono orgoglioso di questa partita. Anche se gioca uno della Primavera o una ragazza della Femminile la mentalità della squadra non cambia. Cambia qualità, ma non i principi di base. Svilar prima partita come Missori, Tahirovic non ha giocato spesso da titolare. È stata una bella partita contro un’ottima squadra”.

Sono finite le speranze di arrivare in Champions attraverso il campionato?
“I tifosi mi devono sentire. Quando eravamo secondi/terzi dicevo che potevamo pensare solo alla partita successiva perché con l’accumulo di partite non avevamo il potenziale per arrivare fino in fondo nelle due competizioni. Non abbiamo mai fatto scelte, abbiamo sempre pensato partita dopo partita. Sono due/tre mesi che dico questa cosa qua”.

Quanto sposta la partita di giovedì sulla stagione?
“La nostra stagione è fantastica. Si può analizzare sul risultato, possiamo vincere o perdere, arrivare quarti o settimi in campionato, ma è una stagione in cui i ragazzi sono arrivati al limite. Oggi abbiamo affrontato una squadra organizzata, è un pareggio solido. Abbiamo avuto anche l’opportunità con Belotti per fare 1-0, inoltre manca un rigore gigante”.

Arriverete con le forze giuste giovedì? Recuperate qualche giocatore?
“Wijnaldum recuperato, oggi avevamo l’accordo di farlo giocare 60/65 minuti. L’ho tolto prima perché non volevo sprecare un cambio dopo l’infortunio di Celik. Gini ha recuperato, Celik in dubbio e Dybala un grande dubbio”.

Orsato le ha detto qualcosa sul contatto di Ibanez?
“No, niente”.

Quanto effetto le fa vedere tutti questi suoi allievi che arrivano a essere allenatori?
“È emozionante, significa che il tempo passa velocemente e che loro sono cresciuti. Significa che io ho la forza di stare qui dopo tanti anni, la gente si può stancare di me e di Ancelotti, ma siamo qui”.