RASSEGNA STAMPATOP

Tutto sulla coppa

(IL TEMPO) Un pareggio incolore in attesa della partita che deciderà tutto. La Roma torna da Bologna con un solo punto, spreca un grande occasione per accorciare sulle dirette concorrenti per le coppe della prossima stagione non sfruttando i passi falsi di Milan e Atalanta confermando il trend negativo in campionato: i giallorossi non vincono da quattro partite e si sono aggiudicati una sola trasferta delle ultime sette giocate. Qualcosa vorrà pur significare.

Ma a dire ancora di più (se non tutto) sono le scelte di Mourinho. Nella testa del tecnico giallorosso c’è solo la partita di coppa in programma giovedì prossimo a Leverkusen. Il gol di Bove nella semifinale d’andata all’Olimpico ha messo avanti la Roma, seppur di poco, ma il tecnico portoghese sa benissimo che sarà un’altra battaglia all’ultimo sangue.

Non ci sono vantaggi, c’è da giocare una partita che può cambiare la stagione della Roma. Ed è per questo che si è presentato al Dall’Ara contro l’ottimo Bologna di Thiago Motta (che ha già fatto piangere diverse big) con una squadra molto rimaneggiata, oltre ai soliti infortunati tanti titolari in panchina e diversi ragazzini in campo: Tahirovic classe 2003 e Missori addirittura 2004 all’esordio da titolare in serie A. Dentro anche Solbakken in attacco, Camara a centrocampo e Svilar tra i pali: anche per lui esordio. Insomma quelli buoni sono in panchina in vista del big match di coppa. Straordinari invece per Cristante prestato di nuovo alla difesa aspettando il rientro di Smalling, così come per Wijnaldum al quale Mou vuole mettere minuti nelle gambe dopo il lungo stop per infortunio.

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