DIVAGAZIONI ROMANISTETOP

Boniek, l’uomo giusto al posto giusto

DIVAGAZIONI ROMANISTE di Franco Bovaio – Su vari siti d’informazione che parlano della Roma è uscita la voce di un possibile approdo di Zibì Boniek tra i quadri dirigenziali della società giallorossa.

Nella mia ormai trentennale carriera professionale non ho mai avuto la fortuna di conoscere Zbgniew da Bydgoszcz (per la pronuncia corretta fate voi), dove è nato il 3 marzo del 1956 e di questo mi rammarico. Perché di lui mi hanno tutti parlato come di una persona intelligente e di uno dei migliori dirigenti calcistici dell’epoca attuale.

Non a caso nel 2012 divenne Presidente della Federcalcio polacca dopo che per molto tempo ne era stato il vicepresidente e nel ruolo di numero uno del calcio del suo paese è rimasto fino al 2021.

Un curriculum dirigenziale di tutto rispetto per svolgere al meglio quel ruolo di dirigente intermediario tra i Friedkin (con i quali sembrerebbe avere un ottimo rapporto) e Mourinho, che con lui alle spalle potrebbe finalmente dedicarsi a tutto tondo alla professione di allenatore. Senza dover pensare anche alla comunicazione e ai rapporti con il “palazzo”.Sì, sono proprio convinto che l’eventuale ritorno di Boniek alla Roma sarebbe la mossa giusta.

Forse perché sono positivamente condizionato dalle sue eccellenti prestazioni in campo con la nostra maglia dal 1985 al 1988, quando collezionò 92 partite ufficiali con 23 gol giocando prima nel suo ruolo abituale di attaccante e poi, addirittura, in quello di centrocampista o libero col numero 4.

O forse perché sono positivamente condizionato dalla scelta dei suoi ex tifosi juventini di far rimuovere la sua stella dalle 50 poste nello Stadium per celebrare i migliori calciatori bianconeri di sempre. Troppo romanista, devono aver pensato gli juventinoidi dopo le molte manifestazioni d’affetto che Boniek ha avuto nei confronti di quella Roma alla quale era stato strappato per ragioni di stato dalla Juventus nel 1982 nonostante il pre-contratto con cui il presidente Viola lo aveva praticamente acquistato. “Andrò alla Juve perché costretto, ma appena mi potrò liberare verrò alla Roma”, sembra che disse Boniek, che alla scadenza del triennale con i bianconeri fu di parola. E la nostra città gli piaceva così tanto che, quando ha smesso di giocare, ci è rimasto a vivere, seguendo sempre con particolare interesse le vicende della squadra giallorossa.

Alla quale, ora, potrebbe finalmente tornare per ricoprire quel ruolo dirigenziale che, secondo noi, nessuno potrebbe svolgere meglio di lui.

Zibì Boniek sarebbe proprio l’uomo giusto al posto giusto