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Falcao, tutta la verità in un libro

di Franco Bovaio – Estate1980, l’Italia del calcio riapre le frontiere agli stranieri. Dino Viola, presidente della Roma, tira fuori dal cilindro Paulo Roberto Falcao. Un grandissimo, anche se molti aspettavano Zico.

L’infanzia, la povertà, i primi scarpini, la Seleçao, Pelè, Roma in 5000 a Fiumicino, poi in campo e nei salotti “bene”, niente colpi di tacco e fisico di un tedesco, i trionfi. Con altri campioni, da Di Bartolomei a Conti, da Pruzzo a Nela, fa grande la squadra giallorossa. Sfide al veleno con la Juve, saranno le Regine degli Anni Ottanta. Niente più inferiorità o frustrazioni anche per merito del “Divino”, forte come pochi altri.

La Roma vince lo scudetto 1982-83. Piazze, vicoli, quartieri, rioni, nobili o proletari vestiti di giallo ocra e rosso pompeiano. Emozioni, gioia. Ma il brasiliano cerca e trova, a sorpresa, un accordo con l’Inter e Sandro Mazzola, che solo Giulio Andreotti fa strappare al presidente nerazzurro Ivanoe Fraizzoli. Accade. Ma accade anche che un anno dopo, la Roma sia in finale di Coppa dei Campioni all’Olimpico contro il Liverpool. Un segno del destino. Una città sogna l’estasi, 120 minuti di ansie, paure, speranze. Rigori: Falcao decide di non tirare.

La Coppa vola in Inghilterra, si divide la tifoseria, la stampa, perfino società e spogliatoio. Da allora sarà meno divino. Dolore, lacrime, accuse, rimpianti, tribunale. E’ addio, la fiaba di Paulo Roberto Falcao si conclude, la verità è come una moneta: ha sempre due facce.

La verità la raccontano Mauro De Cesare ed Enzo Palladini nel libro “Falcao, divino e demone”, dato alle stampe dalle Edizioni Eraclea, che verrà presentato presso la sede dell’UTR di Viale Giulio Cesare 78, Scala C, int.7, martedì 27 giugno a partire dalle ore 18.30.

Imperdibile per tutti i romanisti di allora e di oggi che vogliano conoscere chi è stato davvero Falcao nella storia della Roma.

In vendita in libreria e nei normali canali online.