CALCIOMERCATORASSEGNA STAMPATOP

Multa Uefa, ma Roma salva

(IL TEMPO) La Roma pagherà una multa alla UEFA ma non rischia penalità sportive. Tutte le operazioni in uscita che Tiago Pinto ha portato a termine negli ultimi trenta giorni, infatti, sono servite alla Roma per non incappare in eventuali sanzioni sportive. Tutto inizia lo scorso settembre, quando la Roma e altri sette club – in Italia anche l’Inter, il Milan e la Juventus – hanno firmato con la Uefa un settlement agreement che imponeva alle squadre di controllare gli esercizi economici – i bilanci – secondo dei paletti ben definiti. In questo contesto i giallorossi hanno già perso 5 milioni di euro, trattenuti dall’organo calcistico europeo come parte della multa che avrebbe interessato al club, che sarebbe potuta arrivare fino a 30 milioni in caso di sforamento dei vincoli.

Oltre ai soldi, tutte le squadre interessate avrebbero rischiato anche sanzioni a livello sportivo, come l’obbligo di limitare le liste Uefa da 25 a 23 giocatori o addirittura l’esclusione dalle coppe, con i giallorossi – così come l’Inter – che già la scorsa stagione – e sarà così anche per quella che verrà – non hanno potuto registrare Solbakken in quanto il bilancio della Lista A della Uefa – ovvero la differenza tra i costi dei giocatori in entrata e quelli in uscita – non era in positivo – motivo per il quale Solbakken non è potuto scendere in campo in Europa League dopo la cessione tardiva di Zaniolo. I Friedkin hanno quindi deciso di collaborare, chiedendo a Tiago Pinto di guadagnare più soldi possibili in modo tale da arrivare a pagare solamente una multa e non incappare in penalizzazioni che avrebbero riguardato il campo da gioco. Le cessioni di Tahirovic, Missori, Volpato, Kluivert e Perez sono quindi servite a evitare problemi alla squadra di Mourinho e allo stesso tempo abbassare il costo della sanzione che la proprietà dovrà pagare alla Uefa, cifra che è comunque al di sotto dei cinque milioni di euro – il prezzo della multa era legato agli incassi dei giallorossi dai movimenti in uscita.

Quella di Dan e Ryan è stata una scelta consapevole, decidendo di versare altri soldi all’organo del calcio europeo, mantenendo tuttavia inviolata l’ossatura della squadra, evitando di svendere calciatori che potrebbero essere ceduti a cifre più alte, come per esempio Ibanez, così come sempre fatto da quando la proprietà si è insediata a Trigoria nell’agosto del 2020. Nel frattempo, Mourinho ottiene una piccola rivincita. L’Associazione Italiana Arbitri ha infatti deciso di escludere tra i fischietti della prossima stagione Marco Serra. Il piemontese si era reso infatti protagonista di un vero e proprio caso con il tecnico portoghese dopo la gara con la Cremonese, con tanto di deferimenti e squalifiche che hanno visto Mourinho saltare ben due gare di campionato.