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Lukaku, oggi è il giorno. Dan Friedkin a Londra: col taglio d’ingaggio Romelu sarà della Roma

(GAZZETTA DELLO SPORT) Nessuna sorpresa: a tutte le latitudini la voce del padrone può essere quella che risolve i problemi più spinosi. Sarà per questo che ieri Dan Friedkin, presidente della Roma, è atterrato a Londra per riprendere il discorso da lui interrotto giovedì scorso, quando aveva affidato la pratica dell’acquisto di Romelu Lukaku alle sapienti mani del figlio Ryan, vicepresidente, e del general manager Tiago Pinto. Insomma, per il cosiddetto ultimo miglio la supervisione del proprietario del club giallorosso – connazionale del numero uno del Chelsea, Todd Boehly – sarà senz’altro utile per far calare i titoli di coda su una delle telenovele di mercato più ricche di colpi scena dell’estate, non tutti edificanti. Le sensazioni, infatti, raccontano come oggi possa essere il giorno decisivo perché la trattativa si chiuda e l’attaccante belga diventi un calciatore della Roma. (…)

A tenere i rapporti con la Roma ieri sono stati i due direttori sportivi, Paul Winstanley e Laurence Stewart. E anche quelli con Lukaku e il suo entourage, in un triangolo tra Bruxelles, Roma e Londra in cui deve nascere l’intesa migliore per tutti. Per i Blues, l’affare con la Roma alle cifre proposte dai giallorossi è di per sé poco appetibile, anche se risolve il problema Lukaku per la stagione 2023-24. (…)

È per questo che, durante le trattative con la Roma, i Blues hanno chiesto a Lukaku di abbassarsi l’ingaggio non solo per far andare in porto l’affare con i giallorossi, ma anche per le successive due stagioni. Se scendesse degli oltre 3 milioni l’anno che servono per rientrare nei parametri dettati alla Roma dal fair play finanziario, il Chelsea risparmierebbe una cifra importante sullo stipendio. E sarebbe pronta a chiudere l’affare alle condizioni proposte dai giallorossi, quelle su cui continua ad esserci distanza, proprio per via dei limiti economico-finanziari della società giallorossa. Dipende molto da Lukaku insomma, dalla sua voglia di Roma e di giocare di nuovo per Mourinho e lontano da Londra. Costi quel che costi. In apparenza non poco. Insomma, toccherà alla passione della tifoseria giallorossa cercare di non fargli rimpiangere quello che dovrebbe lasciare dal punto di vista economico. L’impressione è che ci riuscirà senza troppa fatica. magari già oggi stesso.