CAMPIONATOSTORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

ROMA-SALERNITANA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – A esser onesti, era esattamente il risultato che mi aspettavo. Troppe le problematiche e le incognite che questa Roma di fine agosto si trovava ad affrontare.

Da tener da conto restano lo spirito infuso da Mourinho a una squadra che non si dà mai per vinta; la prestazione di un Belotti sui livelli di quello da 106 goal (ora 108, quasi 109) in A; la prova di Aouar; l’ingresso di Renato Sanches, tanto potenziale che speriamo possa far vedere appieno.

Verrebbe da dire che le cose che non vanno sono le solite: a destra l’esterno meno peggio, a oggi, resta Karsdorp; a sinistra Spinazzola continua a offrire prove opache; in porta, trovano tutti grandissimi goal, certo. Però pure ieri, sull’1-2, chissà che un altro estremo difensore non avrebbe potuto fare qualcosa in più di Rui Patricio.

Campo indegno: inaccettabile che le romane debbano subire le conseguenze e dei concerti che si protraggono fino a fine luglio e del rifacimento del manto, ieri caratterizzato molto più dalle buche che dalla qualità del lavoro fatto.

Avevamo già visto nelle amichevoli estive la presenza propositiva di Llorente: lo spagnolo sfrutta i suoi piedi educati alla ricerca di centrocampisti e punte e, anche con una buona intesa con Zalewski, si fa vedere spesso in avanti. Una scelta in più per sopperire alla mancanza di esterni abili nell’uno contro uno. 

Chiari, anche ieri, i messaggi di Mourinho: meglio Belotti in campo coi crampi che Solbakken fresco. Speriamo nell’arrivo di Zapata entro domani, per garantirgli almeno qualche allenamento coi nuovi compagni in vista di Verona.

Capitolo VAR: sempre viva l’invenzione ma forse i goal annullati per fuorigioco di un’unghia andrebbero rivisti. Guarda se la cara vecchia “luce” tra i giocatori – che puoi tarare grazie alla tecnologia – non sia la soluzione dei mali. 

Non c’è, per me, rigore su Belotti per fallo di Coulibaly; c’è, invece, quando il Gallo viene scioccamente spinto via da Gyomber, già graziato da Feliziani che si fa mandare a quel paese dal difensore appena ammonito, senza batter ciglio.

Attaccante e difensore in entrata (certo che De Gea svincolato…), ancora qualche uscita: Roma cantiere aperto, mentre la stagione scorre e i punti sono pesanti ad agosto come a maggio.