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UN PUNTO DI RIMPIANTO

“Non penso che perderemo. Siamo qui per vincere, con un pareggio non ci facciamo nulla”: Pensieri e parole firmate Josè Mourinho, mercoledì sera, giorno della vigilia della partita contro il Servette. A rileggerle adesso, cioè dopo che la partita ha emesso un verdetto singolare (Roma promossa con un solo punto, ma al 99,9% lo farà da seconda: spareggio in vista), quelle frasi fanno un certo effetto. E stanno a testimoniare che il tecnico portoghese (tornato in panchina dopo la lunga squalifica) dalla sua incostante Roma si aspettava tutta un’altra prestazione. E, quindi, un risultato diverso. Non un pareggio da piccola squadra.Via libera ai rimpianti, insomma. Con la necessità, però, in Casa Roma di fare un profondo esame di coscienza per i regali confezionati a favore degli svizzeri (e dello Slavia Praga) sotto forma di reti sbagliate in maniera clamorosa. E di alcune prestazioni realmente sotto tono.

La Roma ha impiegato circa un quarto d’ora per capire come affrontare tatticamente l’avversario e a trovare le giuste giocate sul piano tecnico. Da quel momento in poi, la squadra di Mou, nonostante il pessimo terreno di gioco e la pioggia, ha cominciato a palleggiare secondo copione e ha preso in mano il controllo della situazione. Il gol di sinistro in girata di Lukaku, dopo un’accelerazione in verticale e assist perfetto di Llorente, è sembato così la logica conseguenza di una migliore qualità sul piano della presenza in campo e della manovra. Occasioni a ripetizione, sfumate talvolta per eccessiva confidenza, a seguire. Di contro, una sola opportunità, in chiusura di tempo, per i padroni di casa, neutralizzata alla grande in tuffo da Svilar.

Un campanello d’allarme che la Roma (ancora una volta…) non ha saputo ascoltare con attenzione, dato che dopo cinque minuti della ripresa è arrivato il gol del pari di Bedia, favorito da un intervento aereo a vuoto di Cristante in versione difensore centrale. Fuori l’evanescente, deludente Aouar, dentro Pellegrini. Roma con meno precisione tecnica e personalità, nonostante il cambio. E spesso in balia delle folate offensive del Servette. Dybala comunque si pappa un gol facile facile, anzi due. Errori pesantissimi, in chiave risultato. Fuori anche lo scialbo El Shaarawy, dentro Spinazzola. Poi spazio pure per Renato Sanches e Belotti, via Bove e Dybala. Miglioramenti? Pochi, rari. Partita tatticamente confusa, Roma alla ricerca del nuovo vantaggio. Invano. Con Mou, nel post partita, furibondo per il comportamento superficiale di alcuni suoi giocatori, specie i panchinari entrati male nella partita.

Un pensiero su “UN PUNTO DI RIMPIANTO

  • troppi giocatori non all’altezza fella situazione

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