ACCADDE OGGI

ACCADDE OGGI… 15 novembre: 1980. 43 anni fa, il primo gol di Conti in nazionale

di Franco BOVAIO – “Di Bruno ce ne è uno e viene da Nettuno” cantava la Curva Sud mentre Bruno Conti si stava imponendo all’attenzione generale. E lo cantava, la Sud, anche per ribadire che a Roma, il vero Bruno del calcio, era solo lui. Non l’altro, che di cognome faceva Giordano, che si stava a sua volta affermando nella Lazio. Quest’ultimo, per essere forte, era forte, tanto che il presidente Viola ha fatto di tutto per portarlo alla Roma, visto che, ripeteva spesso, era anche l’unico giocatore che davvero invidiava alla Lazio. Ma Brunetto nostro era ancora più forte, al punto che è arrivato a spopolare anche in nazionale, con la quale si è issato al massimo livello calcistico possibile in quel Mondiale dell’82 che lo ha fatto passare alla storia come “Marazico”. Un soprannome che coniugava in se i cognomi dei due campioni più campioni del momento: Maradona e Zico.

Ed è proprio la nazionale il motivo che oggi ci porta a celebrare Bruno Conti, perché esattamente quaranta anni fa, il 15 novembre del 1980, ha segnato il primo dei suoi cinque gol in maglia azzurra in Italia-Jugoslavia 2-0 valida come gara di qualificazione a quel Mondiale dell’82 che abbiamo citato. Con quel gol, arrivato alla sua terza presenza in nazionale, si è definitivamente consacrato come erede di quel Franco Causio che, fino alla sua esplosione, era stato il titolare neppure troppo discusso della maglia azzurra n.7. Scavalcando anche la concorrenza di Claudio Sala, l’ala destra del Torino che, sempre fino al suo avvento, era da tutti indicato come la prima alternativa al “Barone” juventino. E il caso volle che Brunetto nostro, quel gol, lo segnasse proprio in casa e sul campo dove i due baffi si esibivano tutte le domeniche: al Comunale di Torino. Perché quando uno è grande per davvero le cose le fa sempre per bene!

“Di Bruno ce ne è uno e viene da Nettuno”. Quaranta anni fa, come oggi, se ne cominciarono ad accorgere tutti. Anche quelli che, fino a quel momento, tifavano per il Barone della Juve e il baffo del Toro.

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