CAMPIONATOMI RITORNI IN MENTETOP

BOLOGNA-ROMA. Mi ritorni in mente…

22-09-2019: Bologna – Roma 1-2… Fino alla fine!

Nelle classifiche da Zona Cesarini, tanto di moda in questi giorni, come in altre destinate a non finire su albi ufficiali ma che fanno a pieno titolo parte della storia e della memoria di un popolo, la nostra Roma non è seconda a nessuno. E l’Emilia, in questo senso, mai si è rivelata terra avara di soddisfazioni per diverse generazioni di romanisti, dopo aver rappresentato un ostacolo assai ostico agli albori del calcio moderno. Una speciale classifica, quella delle squadre capaci di imporsi nei minuti finali, motivo di scherno solo per i poveri di spirito e, nello specifico, di chi è condannato a non conoscere l’ebbrezza di una vittoria in rimonta, in inferiorità numerica e all’ultimo respiro – come avvenne al Dall’Ara quel 22 settembre del 2019 – , per poi uscire dallo stadio appena espugnato al coro di “Stasera beviam’ per colpa della Roma”. Quelli di James Pallotta non sono stati anni di Barbera, tanto meno di Champagne, ma che notte quella notte a Bologna.

Che poi sera propriamente non era ma di certo brillò la stella di Edin Džeko, attaccante da 119 reti in 260 presenze, tra i più forti giocatori della nostra storia; amato e criticato come solo i grandissimi sono riusciti a essere da queste parti.
Fu lui, reduce da un’estate passata con la valigia in mano, a dare il via alla baccanale romanista ma la squadra intera quel giorno si rese interprete di un secondo tempo di rara intensità. Ad aprire le danze, solo 4 minuti dopo il ritorno in campo a seguito di una prima frazione di cui non resta memoria, una pennellata di Alexander Kolarov su punizione dal limite. Lato sbagliato per un sinistro ma poco conta: tre passi e Skorupski battuto. La reazione dell’ex portiere giallorosso poco più di un riflesso condizionato. Roma avanti ma, a dispetto del risultato, a salire in cattedra è l’arbitro Pairetto. Il fischietto torinese prima concede un rigore ai padroni di casa per presunto contatto dello stesso difensore serbo su Soriano, trasformato da Sansone, e poi lascia la squadra di Paulo Fonseca con l’uomo in meno negli ultimi 10 minuti sventolando un secondo giallo a Gianluca Mancini.
Nel frattempo Pau López aveva fatto in tempo a mettere a referto una gran parata su un vistoso errore di un indemoniato Soriano che, da pochi passi, non riuscì ad angolare.

Il Bologna ci crede ma la Roma regge e siamo noi a spiccare il volo al giro finale di orologio. Jordan Veretout raccoglie una punizione sulla mediana e attraversa 40 metri di campo come solo nei migliori sogni estivi del ds Petrachi, poi serve il pallone a Pellegrini che vede accorrere Džeko a centro area. Il Cigno di Sarajevo, all’ultimo salto, sovrasta la difesa rossoblù e riporta la Roma, definitivamente, in vantaggio. Tutti sotto il settore ospiti e che la festa abbia inizio!

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