IL COLLEZIONISTA

IL COLLEZIONISTA: Colaiacomo e i suoi libri

di Franco BOVAIO – Claudio Colaiacomo: lettore, scrittore e tifoso … “No, scusa – mi interrompe subito – devi scrivere tifoso, lettore e scrittore, perché la mia passione e il mio tifo per la Roma vanno messe al primo posto. Poi viene tutto il resto”.

Ok, d’accordo. Allora al tifoso Claudio chiedo: come nasce tutto questo amore per la Roma?

“Per via paterna, come è accaduto alla maggior parte dei tifosi. È stato il mio papà a farmi diventare della Magica e gliene sarò per sempre grato, perché la Roma è la Roma. E la seguo sempre, allo stadio o in Tv, con tutte le scaramanzie del caso. Inutile aggiungere altro”.

Da quello che so sei anche un innamorato della nostra città, visto che le hai dedicato undici libri, l’ultimo dei quali è stato appena pubblicato dalla Newton Compton e si intitola “Guida di ROMA per veri romani”.

“Esattamente e come noterai ROMA è scritta a caratteri maiuscoli. È un libro nel quale si va alla scoperta della Roma più autentica, tra passeggiate, panorami e vicoli nascosti, come recita il sottotitolo. Voglio sottolineare che esso si rivolge anche a chi non è romano ma ha voglia di innamorarsi di questa città e di scoprire una Roma forse invisibile, per trovare la quale, però, bisogna entrarci in sintonia. Ecco, direi che questo libro è una guida che aiuta ad entrare in sintonia con Roma, perché in essa mi sono occupato di ottantadue luoghi diversi della nostra città dei quali sono andato a cogliere degli aspetti particolari riferiti ad ognuno di essi per aiutare il lettore a scoprirli meglio, in tutti i loro aspetti. Prendiamo il centro storico, ad esempio, quello che è il più grande d’Europa e che, chi è di Roma, considera ormai venduto al consumismo e al turismo. Invece non è così, perché tra i suoi vicoli, le sue strade e le sue piazze ci si rivolge ancora anche al romano, non solo al turista. Qui trovi la polleria, il baretto, il personaggio di quartiere, il banco del mercato, tutte quelle piccole realtà che ti aspetteresti di trovare in un borgo o in una cittadina, non nella grande Roma. Ma per cogliere queste sfumature e scoprirle bisogna avere un occhio innamorato e felice. Come quello di chi, oggi, considero il vero romano, colui che ha l’amore per questa città nel cuore che resta intatto nonostante le troppe difficoltà che bisogna quotidianamente superare per vivere a Roma, quasi che questa ci voglia far disamorare di lei. Ma chi si ama va amato soprattutto quando è in difficoltà e il vero romano, oggi, riesce a trovare un afflato d’amore per la sua città anche quando arriva al punto di dire basta me ne vado, non ce la faccio più. A Roma, poi, c’è una caratteristica della quale spesso ci dimentichiamo: qui possiamo usufruire e godere di meraviglie che si trovano ancora nello stesso luogo in cui sono state create. Se entri nella piccola chiesa di Santa Maria dell’Anima ti trovi davanti ad un Raffaello e questo non ha prezzo, perché penso che vedere un’opera d’arte nel suo stesso luogo d’origine è cosa ben diversa che ammirarla in un museo. L’opera è la stessa, certo, ma il contesto è ben diverso”.

Un libro da consigliare, sicuramente. Ma so che altri due li hai scritti proprio sulla Roma squadra, come “il Romanzo della grande AS Roma”.

“Certamente. Visto che sono un grande collezionista di libri che la riguardano direi che dovevo per forza scriverne almeno uno anche io. Perché penso che non ci sia modo migliore di un libro per tramandare le gesta del passato alle generazioni future. E poi raccontare le imprese e la storia della Roma è sempre un piacere, così come leggerle sulle pubblicazioni che la riguardano e che conservo gelosamente in un biblioteca piena di libri giallorossi”.

Tra questi quali sono quelli ai quali sei più affezionato?

“Non ti voglio dire uno o più titoli in particolare perché mi sembrerebbe di fare torto agli altri che non nomino. Allora ti rispondo dicendo che tengo soprattutto ai libri più antichi. A quelli che sono legati alla mia adolescenza. Perché sfogliando le loro pagine, rileggendo quelle storie, guardando quelle foto posso riscoprire anche tanti momenti della mia vita che grazie a loro mi tornano in mente. Poi sono stato sempre anche un lettore assiduo della rivista La Roma, che ho ritrovato con piacere nella sua versione on line”.