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MOURINHO “Bello vedere 60 mila persone domani. I cambi sono obbligatori. Noi dobbiamo vincere

L’allenatore giallorosso José Mourinhoha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida tra la Roma e lo Sheriff Tiraspol. Queste le parole del tecnico giallorosso:

Bello vedere lo stadio pieno anche domani?
“Sempre bello vedere 60 mila persone, anche domani sera. Dobbiamo vincere per il calcio, se magari nessuno pensa che Slavia non vince la partita, il calcio è calcio. Noi dobbiamo pensare che la vince. Domani sono cambi obbligatori, Ndicka é squalificato, Mancini infortunato, Smalling sapete. I cambi sono obbligatori. Noi dobbiamo vincere”. 

L’anno scorso aveva una squadra forte in fase difensiva… le manca qualcosa quest’anno?
“Si caratterizza di essere meno forte nei duelli difensivi. Una squadra con Smalling e Ibanez vince più duelli difensivi, più pericolosa in fase offensiva. Però hai meno errori in fase di possesso. Hai avuto la capacità per capire quelle negative, spero tu riesca a trovare le capacità positive. Qualcuno vince con tanti passaggi e alcuni sono felici, se è la Roma no”. 

Mercato di gennaio?
“Io ci conto sul mercato. Io non spero poco. Noi siamo insieme. Noi vogliamo tutti la stessa cosa. Però le difficoltà sono per tutti noi. Non è che sono geloso: il Manchester ha pagato 80 milioni per Philipps e Pep dice che ora deve andare e va via. Noi siamo una realtà diversa. Nel mercato io vorrei 1,2,3,4 giocatori diversi per essere più forti nella seconda metà di stagione. Abbiamo difficoltà nel farlo. Se facciamo un difensore nel mercato di gennaio io sono già felice. Mi piacerebbe qualcosa di più, ma non è possibile. Anche col difensore che arriva avremo difficoltà per la lista d’Europa, come per Krisentensen e Azmoun che sono fuori. Mi piacerebbe che la gente capisca, un pò di onestà. Noi internamente sappiamo cosa vorremmo. Noi possiamo solo avere un difensore con le possibilità. Mancini infortunato e diffidato, Llorente resiste, Smalling così e Kumbulla deve recuperare. Penso qualcosa si possa fare”.

Perché silenzio stampa?
“Io ho parlato tanto. Ha visto il post? Abbiamo parlato tanto”.

A che punto è Renato Sanches?
“Gioca domani. Lavora con noi per due settimane di fila. Spero che la sua intensità aumenti perché chiaramente è frenato dalla paura degli infortuni muscolari. Spero che la partita e la emozione della partita lo fa andare dall’altro lato. Altrimenti è dura giocare partite di livello. Una partita importante per lui, per come risponderà. Ieri si è allenato in maniera specifica per questo. Quello che mi aspetto non sono i 90 minuti basso di protezioni, ma 45 minuti veri”.

Questo amore crescente allo stadio può essere un motivo per un futuro insieme?
“Io? Non bisogna pensare a niente. Io nella mia testa ho tutto molto chiaro e obiettivo. A questa gente posso dire grazie, ma questa cosa non mi fa star bene. Mi fa emozionare, però gli striscioni e i cori devono essere i tifosi. Non è una cosa che mi piace. Non fatelo per me. Non è confortante avere questo appoggio, ma ringrazio. Il post è per il bambino anche. Io quello l’ho fatto per tante volte. Mio padre allenatore, io raccattapalle. Qualche volta lasciavo informazioni, poi qualcosa di più (ride ndr)”.

Nel momento in cui ha visto Dybala ha già pensato una Roma senza di lui. Che ne pensa?
“L’assenza si è fatta sentire nella stessa partita. La Fiorentina non era capace di pressare, di togliere palla con Paulo in campo. Poi il gol mangiato da Dybala. Senza dybala è stata un’altra partita: non c’è un altro come lui. Neanche Romelu c’è alla prossima. Non c’è una sostituzione: avremo Belotti, Pellegrini può giocare lì, El Shaarawy. Avremo Joao Costa, Cherubini piccoli e veloci. Giocheremo più o meno a 4, con Celik e Karsdorp sullo stesso lato”.

Azmoun? Spinazzola recupera?
“Dura per Leo, dura per Azmoun ma la speranza c’è. Mancini ha un problema importante , ma non ha le gambe rotte e quindi giocherà al 100%. Paredes e Cristante saranno a disposizione oltre che Pellegrini”.

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