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Sentenza Superlega: le reazioni…

UEFA – Comunicato ufficiale: “Questa sentenza non significa un avallo della Superlega”

“La UEFA prende atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di giustizia europea. Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta “Superlega”; sottolinea piuttosto una lacuna preesistente nel quadro della pre-autorizzazione della UEFA, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La UEFA confida nella solidità delle sue nuove regole e in particolare nel rispetto di tutte le leggi europee ed i regolamenti pertinenti.

La UEFA rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a modellare il modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’UE, i governi e i partner.

Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali.


Florentino Perez – Real Mardrid: “Finisce oggi un monopolio che andava avanti da decenni”

“I club sono ora padroni del proprio destino. È una sentenza storica per il calcio e i tifosi. Abbiamo la responsabilità di dare nuovo impulso al calcio europeo. Creeremo un progetto aperto, basato sul merito sportivo, in rispetto del fair play finanziario e dei campionati nazionali. . La governance della Superlega sarà trasparente e basata sul dialogo con le istituzioni. Non siamo contro nessuno, vogliamo solo rinnovare il football, perché il suo destino è nelle mani dei club e dei tifosi. È un giorno storico per la storia del calcio e dello sport in generale”.


Malagò – CONI: “Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno FIFA e UEFA”

“Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste. Non commento le sentenze, non l’ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea.”.


Bernd Reichart – CEO A22 (società che punta a sviluppare il nuovo progetto): “Il calcio è libero”.

“Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Per i tifosi proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”.


Manchester United – Comunicato ufficiale: “Rimaniamo impegnati nella partecipazione alle competizioni UEFA”.

“La nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo pienamente impegnati nella partecipazione alle competizioni UEFA e nella cooperazione positiva con UEFA, Premier League e gli altri club attraverso l’ECA, per il continuo sviluppo del calcio europeo”. 


Jan-Christian Dreesen – Bayern Monaco: “La porta della Superlega in casa Bayern resta chiusa”.

“Preso atto della sentenza della Corte di Giustizia Europea: tuttavia, non cambia l’atteggiamento del Bayern e dell’ECA secondo cui tale competizione è un attacco anche all’importanza che i campionati nazionali rappresenterebbero. La Bundesliga costituisce le basi del Bayern, così come tutti i campionati nazionali lo fanno con i club europei. Giocheremo le competizioni europee sotto l’egida della UEFA”.  


FIGC – Comunicato ufficiale: “No alla Superlega per il bene del calcio italiano”

“A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della UEFA e della FIFA, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali. Per queste motivazioni, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la FIGC ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano”.

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