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CIAO 2023, UN ANNO DA LUPI

Un anno trascorso da assoluti protagonisti, quello che volge al termine. Un 2023 ad alta tensione combattuto e vissuto fino alla fine.
Il fatto che non sarebbe stata un’annata per cuori deboli si era intuito fin dalla trasferta di San Siro contro il Milan del 14 gennaio quando, al doppio vantaggio rossonero, risposero Roger Ibanez al 87′ e Tammy Abraham nei minuti di recupero. Per capire invece la missione della squadra di Josè Mourinho bisognerà aspettare poco più di un mese. Il 23 febbraio si presenta all’Olimpico il Salisburgo, retrocesso dalla Champions League e vittorioso di misura all’andata, in una sfida decisiva per l’accesso agli ottavi di Europa League.

Di Belotti e Dybala, nel primo tempo, le reti con cui i giallorossi ribaltano il risultato e definiscono l’obiettivo: andare a Budapest.
Sulla via della capitale ungherese, dopo aver eliminato la Real Sociedad (9-16 marzo), bisognava superare ancora una volta il Feyenoord e l’ineluttabilità della legge dei grandi numeri. Nell’inferno del De Kuip il destino sembrò materializzarsi nei legni che salvarono due volte la porta difesa da Bijlow, permettendo agli olandesi di arrivare nella Capitale forti di una rete di vantaggio.

Nel match di ritorno, il 20 di aprile, la Roma invece tirava fuori i numeri che contano veramente: quelli di una squadra mai doma e del campione del mondo Paulo Dybala, decisivo anche con una gamba sola.
Incontro epico; ancora pali, gol fatto e poi subito e la perla della Joya, allo scadere, che porta la partita ai supplementari e ci regala un’altra semifinale, avversario il Bayer Leverkusen, la terza consecutiva nelle massime competizioni UEFA.

Tutto può verificarsi in 90 minuti, ma se sono 180 e si gioca in una Coppa europea, quasi sicuramente ciò che succederà lo decide Josè Mourinho e il gol all’Olimpico di Edoardo Bove (11 maggio), determinante nel doppio confronto con i tedeschi, non ne è altro che la naturale conseguenza.

Effetto di una designazione arbitrale scellerata è invece quanto accaduto sulle sponde del Danubio il 31 maggio. Di quella finale resta la delusione, per essere stati scippati di un titolo, e l’orgoglio per come la squadra ha interpretato il torneo e i nostri colori sono stati difesi da chi la Roma la conduce non solo sul rettangolo di gioco.

Abbastanza per rialzarsi ma non per dare un senso all’estate più calda della storia (dati nasa), iniziata male ma finita con il botto, il 29 agosto, quando sulla pista di Ciampino atterrava il jet pilotato da Dan Friedkin con a bordo Romelu Lukaku, uno dei bomber più forti in circolazione (dati Opta).
Il primo dei 13 centri fino ad ora realizzati in giallorosso Big Rom lo segna nel 7 a 0 rifilato all’Empoli il 17 settembre nella partita che segna l’inizio, colpevolmente in ritardo, alla rincorsa per un posto Champions dopo i due passi falsi con Salernitana e Verona. Contro i toscani, per la prima volta, è stato possibile ammirare le potenzialità della coppia perfetta di attaccanti (infortuni a parte) a cui sono affidati i sogni romanisti per l’anno a venire. Dybala più Lukaku, tanta roba.

Con loro due in campo la Roma davanti incanta, senza la media punti scende e le difficoltà sono maggiori come a Praga, lo scorso 9 novembre, dove l’unica sconfitta rimediata nel girone dallo Slavia costa l’accesso diretto agli ottavi. Un turno da conquistare, ancora una volta, al cospetto del Feyenoord a inizio 2024. Un confronto diretto da affrontare con lo stesso spirito che ha permesso ai giallorossi di superare il Napoli campione d’Italia e rilanciare le ambizioni romaniste in chiave quarto posto l’antivigilia di Natale. In uno stadio ancora una volta sold out (quasi 2 milioni le presenze totali per una media di 61.000 spettatori) la Roma coglie l’ultima vittoria del 2023 al termine di un match combattuto fino al novantesimo ed oltre.

Si chiude un anno di grandi emozioni, se ne apre un altro i cui obiettivi sono ancora tutti da definire e raggiungere ma che ci auguriamo possa vederci, al pari di quello appena trascorso, protagonisti fino alla fine in ogni gara e in tutte le competizioni.
Buon anno del Drago a tutti i Lupi.