RASSEGNA STAMPA

TOMMASI “Non ho mai incontrato un tifoso della Roma più focoso di De Rossi, ma in panchina va l’allenatore”

L’ex giallorosso e attuale sindaco di Verona, Damiano Tommasi, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Tommasi, che effetto le fa?
“Da veronese e veneto, avrei preferito che mandassero via Mourinho una settimana più tardi. Così, invece, il Verona troverà avversari che vorranno dimostrare qualcosa di speciale, li immagino caricati a mille: qualcuno per il vecchio tecnico, molti per il nuovo, tutti per sé stessi. Sarà per noi un problema in più, e già non ne mancavano”.

Da sempre si dice: De Rossi un giorno allenerà la Roma. E quel giorno è arrivato. Un giorno giusto?
“I grandi giocatori che diventano allenatori devono saper cancellare ciò che sono stati in campo. Ci sono riusciti, tra i molti, Liedholm, Capello, Zoff, Vialli. Adesso tocca a Daniele: un simbolo della Roma, chiamato a far dimenticare di esserlo stato”.

Tutto così rigido? Quella smemoratezza collettiva sarà impossibile.
“Però un allenatore vive di risultati, non di racconti. Vive di scelte, ed è su quel terreno che viene misurato. Poi, è evidente che il peso del personaggio può fare la differenza. Era così anche quando De Rossi era un vero leader, nello spogliatoio e non soltanto in campo. E lo era anche per gli allenatori, alla Roma e in Nazionale”.

Quale può essere il futuro di Capitan Futuro?
“Quanto lo prendevo in giro! Lo incontravo quand’ero presidente dell’Assocalciatori, e gli dicevo: “Ehi, va a finire che Capitan Futuro rischia di smettere di giocare prima di Totti!”. Ecco, forse Daniele come calciatore è rimasto Capitan Futuro per troppo tempo, ma non è dipeso da lui. Il capitano vero lo ha fatto solo per un paio di stagioni”.