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ROMA, TRE GOL PER LA GRANDE EUROPA

di MIMMO FERRETTI – La seconda trasferta di fila per la Roma di Daniele De Rossi, dopo quella in casa del Feyenoord in Europa League, termina con una vittoria (0-3) che dà ulteriore sostanza alla cura DDR. E alla voglia romanista di Grande Europa, ora lontana 4 punti. L’allenatore della Roma, osservando le sue mosse iniziali, ha pensato anche alla sfida di ritorno contro gli olandesi, giovedì all’Olimpico: fuori Dybala, Pellegrini, Spinazzola, Llorente, Bove, Zalewski e Karsdorp (titolari in Coppa) e conferma tra i pali per Svilar, con l’esordio dal primo minuto di Baldanzi e Azmoun (alle spalle di Lukaku) per un insolito, caotico, azzardato 4-2-3-1. Una scelta che, modificata vigorosamente in corso d’opera, a conti fatti ha dato ottime risposte almeno nella seconda parte di gara. Per la Roma quarta vittoria complessiva in campionato lontano dalla Capitale, due su due con DDR in panchina. Con quattro successi in campionato in 5 partite. Non male, vero?

L’ex promesso sposo ciociaro Huijsen, il peggiore della Roma fino a quel momento tra i difensori, ha portato in vantaggio la sua squadra con un’azione da fuoriclasse di centrocampo, percussione centrale e destro a giro sul palo lontano. In precedenza, era stato il Frosinone ad avvicinarsi più volte al gol, con Svilar degnissimo titolare fino all’ultimo secondo di gara. Roma tatticamente confusionaria, poco attenta in fase difensiva, un po’ slegata tra i reparti e in vena di troppi regali. Non bella, ecco. No, assolutamente non bella.

De Rossi colpevole e avvelenato, all’intervallo. Dentro allora Pellegrini e Llorente e fuori Lukaku (cambio tattico) e Huijsen (ammonito), in avvio di ripresa: Roma con un 4-3-3 più ortodosso. Tutta un’altra Roma, insomma. Equilibrata, attenta, più lineare, “palleggiatrice” e logica. Bella. Dentro Celik per Kristensen, a seguire. E seconda rete con Azmoun, ora punta centrale, bravo a recuperare una respinta difettosa di Turati su tiro di Cristante. Poi il rigore realizzato da Paredes, concesso per fallo di mano (rivisto al Var) di Okoli su tiro di Baldanzi. E così con tre gol di vantaggio via libera anche a Aouar e, udite udite, a Smalling per un 3-5-1-1 finale.     

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