RASSEGNA STAMPATOP

Toda Joya

(IL TEMPO) Genio e continuità, verrebbe da dire. Il primo tratto distintivo è sempre appartenuto a Paulo Dybala, sin da quando mosse i primi passi in Argentina fino a quando ha iniziato a far brillare il suo talento in Italia al Palermo prima e alla Juventus poi. Il secondo aggettivo, tradizionalmente, dovrebbe essere sregolatezza, ma non è il caso della Joya: ragazzo correttissimo fuori e dentro il campo, come se ne vedono di rado tra i giovani nel mondo del calcio.

Quello che emerge più di ogni altra cosa dopo la meravigliosa tripletta di Dybala contro il Torino, la prima con la maglia giallorossa, che ha regalato tre punti di fondamentale importanza a De Rossi, è la continuità di impiego e rendimento che l’attaccante ha ritrovato col nuovo allenatore. Aveva giocato centodue minuti lo scorso giovedì nella serata infinita col Feyenoord, e meno di quattro giorni dopo ne ha disputati novanta contro i granata, facendo probabilmente la partita più bella da quando è arrivato nella Capitale. (…)