ROMAPATICOTOP

Bravo DDR!

di Frano Bovaio – Oggi a Roma non c’è stato un bel tempo. Sole ad intermittenza ma più no che si. Qualche spruzzo di pioggia. Vento fastidioso e insistente. Cielo grigio su, foglie gialle giù. Insomma, una tipica giornata invernale, anche se non fredda.

Ma per il “romapatico” è stata una giornata bellissima, di quelle con il sole splendente e calde il giusto, perché quando la Roma vince è sempre una bella giornata. Sono i suoi risultati che condizionano l’umore dei “romapatici” come me. E visto che, praticamente, la Roma vince sempre da quando è arrivato De Rossi è bel tempo da quasi un mese e mezzo. Da quel 20 gennaio in cui il nostro DDR esordì sulla panchina romanista battendo 2-1 il Verona all’Olimpico tra lo scetticismo generale. Compreso il mio, lo confesso, che lo avevo anche invitato a non accettare di sostituire Mourinho per non bruciarsi come allenatore. Meno male che, invece, ha accettato quella patata bollente e, poi, l’ha sbollita e fatta diventare di nuovo buonissima grazie alla sua sapienza calcistica e romanista, perché è chiaro che vedere sempre le partite della Roma da tifoso, come aveva fatto fino a quando lo hanno assunto come allenatore, lo ha aiutato tanto.

Come ha detto lui stesso della Roma conosceva già pregi e difetti. E questo, unito alla sua capacità di riportare serenità in un ambiente troppo elettrizzato da polemiche continue e autostima ad un gruppo di giocatori che, forse, l’aveva persa, ha fatto il resto. Insieme, come abbiamo scritto, alla sua sapienza calcistica. Perché in queste 9 partite in cui ha guidato la Roma ha dimostrato di averne molta, modellando una squadra camaleontica, che si schiera con un modulo o con l’altro a seconda anche dell’avversario che incontra. Pure così sono arrivate 6 vittorie su 7 in campionato che hanno fruttato 18 punti su 21 disponibili, con 20 gol segnati e appena 9 subiti, di cui 4 tutti nella sola partita contro l’Inter, la prima della classe. Che è anche l’unica ad aver battuto la sua Roma, ma ci può stare. Poi è arrivato il passaggio del turno col Feyenoord e ora ci si appresta ad affrontare il Brighton di quel De Zerbi che tutti esaltano, ma che prende anche dei gol “parrocchiali”. Daniele lo sa e vedrete che saprà anche come sfruttare al massimo queste lacune difensive della squadra del suo amico De Zerbi.