MI RITORNI IN MENTETOP

BRIGHTON-ROMA. Mi ritorni in mente…

Una vittoria da vendicare

Si torna in Inghilterra, terra da sempre avara di soddisfazioni, per i quarti di Europa League ma anche per la storia. Un’atavica perfidia, quella della terra di Albione, solo parzialmente compensata dalla vittoria contro il Leicester all’Olimpico in Conference League, preludio della magica notte di Tirana. Lì, dove per raggiungere lo stadio bisogna percorrere le strade dalla parte sbagliata, quasi mai in campo le cose sono girate da quella giusta. Tantoché l’unico successo, paradossalmente, rappresenta non solo una sconfitta ma addirittura una beffa: una vittoria che ancora ad oggi chiama vendetta.

Quel 22 di febbraio del 2001, in una gara valida per il ritorno degli ottavi di coppa UEFA, la Roma del terzo scudetto provò, in una mezz’ora che resta leggendaria, a vendicare la squadra che li aveva preceduti nel portare la Lupa alla conquista del tricolore.

Nella gara disputata nella capitale sette giorni prima i Reds avevano ipotecato il passaggio del turno grazie al giovane talento Michael Owen, autore di una doppietta, e l’inequivocabile messaggio lanciato dal tecnico friulano al gruppo lasciando fuori Gabriel Batistuta, seduto in panchina, e Francesco Totti, direttamente in tribuna, in vista dell’incontro contro il Lecce in campionato. Nulla di grave per un uomo da sempre poco avvezzo a certi romanismi come mister Capello, un incubo per chi se li ritrovava a festeggiare ancora una volta dentro casa.

Tra questi, sicuramente, i mille che seguirono la squadra all’Anfield per quella che doveva essere poco più di una dimostrazione di orgoglio e appartenenza.

La prima frazione sembrava rispettare le attese nonostante una buona Roma capace di condurre il gioco e rendersi pericolosa con Delvecchio, servito da Assuncao, il cui sinistro finiva di poco larga.

Nella ripresa Capello inserisce Guigou e Batistuta al posto di Rinaldi e Delvecchio ma ad accendere l’incontro ci pensa José María García-Aranda. L’arbitro spagnolo, protagonista della disastrosa direzione di gara tra Italia e Ghana nelle Olimpiadi del 1996, concede un rigore ai padroni di casa al minuto 60 per un’impercettibile trattenuta di Zebina su Heskey. Sul discetto, per chiudere i conti, si presenta ancora Owen ma Antonioli questa volta ha la meglio sul futuro pallone d’oro respingendo la sua conclusione dagli 11  metri.

L’episodio scatena la voglia di rivalsa dei capitolini che si riversano in attacco andando prima alla conclusione con Zago per poi trovare la rete del vantaggio con Gianni Guigou al 65′. L’uruguaiano, nel giorno del suo 26esimo compleanno, riceve la sfera ai 25 metri e fulmina di collo esterno sinistro Westerveld con una conclusione capace di disegnare una traiettoria imprendibile. Sospinti dai mille supporter che ammutoliscono la Kop i quasi campioni d’Italia chiudono il Liverpool nella loro metà campo. Al minuto 80 Montella mette palla al centro dal vertice destro dell’area e Babbel devia di braccio mandando la sfera oltre la linea di fondo. Il “Taylor coi baffi” prima indica il dischetto poi, dopo alcuni secondi, cambia idea concedendo solo il corner. Increduli i padroni di casa, inferociti i giallorossi tenuti faticosamente a bada da capitan Tommasi. Da quel momento alla fine della partita saranno solo fischi e cartellini: vittoria di misura per la Roma, passaggio del turno e una certa dose di vergogna per gli inglesi.

Per questa, e per molte altre ragioni, oltrepassata la Manica non esistono partite banali e mai mancheranno le motivazioni.


LIVERPOOL-ROMA 0-1
RETE: 24’st Guigou.

LIVERPOOL (4-4-2): Westerveld, Babbel, Henchoz, Hyypia, Carragher, Barmby (36′ S.T. Fowler), Hamann, Mcallister, Ziege, Heskey, Owen (22′ S.T. Smicer).
In Panchina: Arphexad, Wright, Navarro, Vignal, Diomede.
Allenatore: Houllier.

ROMA (3-4-1-2): Antonioli, Zebina, Samuel, Zago, Rinaldi (13′ Guigou), Assuncao, Tommasi, Candela, Nakata, Montella (33′ S.T. Balbo), Delvecchio (13′ S.T. Batistuta).
In Panchina: Lupatelli, Bogo, Di Francesco, D’agostino.
Allenatore: Capello.

Arbitro: Garcia Aranda (Spa).

NOTE: Angoli: 5-4 per la Roma, Recupero: 1′ e 4′, Espulso: Tommasi al 40′ s.t. per doppia ammonizione, Ammoniti: Montella, Assuncao, Guigou e Zebina per gioco falloso, Candela e Samuel per proteste, 14′ s.t. Antonioli ha parato un rigore di Owen, Spettatori: 43.688



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