STORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

BRIGHTON-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Non ci fosse stato l’arbitro Zwayer a far danni (sempre grazie a UEFA e Rosetti!), Brighton-Roma sarebbe stata una formalità, più di quanto non si sia comunque rivelata.

Per più motivi, De Rossi cambia tutto l’attacco e forse anche per questo – al di là di un combattivo Bove in luogo di Paredes – conferma invece centrocampo e difesa titolari. 

23’ e l’avresti già chiusa del tutto: grandissimo goal di un volitivo – finirà con i crampi – Azmoun e 0-1.

Solo che il fischietto tedesco mandato per l’occasione inventa un gioco pericoloso: chiaro ed evidente errore, che il VAR – come quasi sempre in Europa – si guarda bene dal segnalare.

Zwayer non ha finito lo show: giallo a Ndicka (diffidato) che non fa davvero nulla per meritarlo; ammonizione intimidatoria a Svilar: non credo vi sia mai stato portiere al mondo sanzionato per perdita di tempo, quando si è ancora nella prima frazione di gioco.

Sicché il Brighton trova il (bel) goal del vantaggio con Welbeck: De Zerbi esulta e fomenta il pubblico, proprio come quegli allenatori che i suoi spesso ridicoli agiografi tanto disprezzano. 

Un pò di preoccupazione perché va evitato il 2-0 a fine primo tempo: con l’inizio della ripresa, una gestione un pò più umana di Zwayer e la Roma che avrebbe anche qualche spunto (vedi Spinazzola, improvvisamente ringiovanito di qualche anno), il cronometro diventa il miglior alleato romanista.

Le falle che si aprono vengono turate da un sempre reattivo Svilar, dalla cerniera composta da Bove e Cristante e da Mancini, che con interventi e mimiche (fa segno di andare a dormire a…Buonanotte) dà sempre soddisfazioni al tifoso giallorosso.

Nella ripresa, con qualche spazio in più e un avversario demoralizzato, si vede qualche guizzo di Baldanzi: pensarlo come sostituto di Dybala mi sembra prematuro, per non dire azzardato.

Mentre finisce la Roma, a Leverkusen l’ex giallorosso Schick mostra le sue enormi qualità con il goal qualificazione (doppietta per lui) arrivato fuori tempo massimo, che manda su tutte le furie il Qarabag. Arbitro? Anthony Taylor, ovviamente.

Poi vedi che il giorno dopo, all’atto dei sorteggi dei quarti di finale, Liverpool e Bayer Leverkusen non solo non si incontrano ma finiscono ai due lati opposti del tabellone. 

E allora, insieme al timore di un avversario forte ed esperto come il Milan, montano anche i cattivi pensieri.

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