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LOLLO, CHE CLASSE

di MIMMO FERRETTI – Dopo il pareggio di Firenze in campionato e la sconfitta (indolore) di Brighton in Europa League, la Roma di Daniele De Rossi torna alla vittoria (1-0) ai danni del Sassuolo. Successo fin troppo sofferto ma meritato, che consente alla Roma di continuare a guardare da vicino la zona Champions. Roma a due facce: non impeccabile all’inizio poi via via più brillante. E a gioco lungo convincente, ma senza esagerare. Una Roma meno bella del solito che, al di là di tutto, ha capitalizzato al massimo la prodezza del suo capitano Pellegrini. Un destro da fuori area di altissima classe, 50esima rete in giallorosso. Importante stavolta aver vinto, come aver vinto per una volta conta di meno.

Tredicesimo impegno per la Roma targata DDR e ancora una vittoria, la settima in campionato su nove partite. Bene no? Il presidente Dan Friedkin, in tribuna dopo aver viaggiato sul pullman della squadra da Trigoria all’Olimpico, avrà sicuramente apprezzato.

De Rossi cambia sei uomini rispetto all’Inghilterra e, in panchina, ritrova Tammy Abraham: convocazione solo “motivazionale”, però, per il numero 9. Assente Dybala, tocca a Aouar piazzarsi alle spalle di Lukaku supportato pure da El Shaarawy per un 4-3-2-1 spesso tendente al 4-2-3-1. In difesa con Mancini c’è Llorente e non Ndicka, Karsdorp è a destra con Spinazzola sull’altra corsia.

Lenta, macchinosa, statica, prevedibile, per nulla “avvelenata” e/o brillante e troppo  ricca di errori tecnici: ecco la Roma della prima frazione. Gioco troppo elaborato, anche per l’accorta sistemazione in campo degli avversari, e occasioni con il contagocce. Due colpi di testa di Lukaku, finiti fuori non di molto, lo sterile bottino prima di andare negli spogliatoi per l’intervallo, con Angelino già subentrato al posto dell’infortunato Spinazzola.

Il gol, davvero molto bello, del capitano Pellegrini dopo cinque minuti della ripresa ha messo la strada in discesa verso la vittoria. E la Roma in vantaggio è apparsa un’altra squadra, ovviamente migliore. Meno contratta, più spigliata. Il Sassuolo non è stato a guardare, la Roma ha provato invano a raddoppiare con Lukaku e due volte con Baldanzi, entrato al posto di Aouar. Gli emiliani sono andati realmente vicini al pari solo con un “autopalo” di Llorente. Titoli di coda. C’è la sosta, adesso. Roma quinta in classifica.

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