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MISTER DAN, BLINDA DDR!

di MIMMO FERRETTI – Dopo due vittorie in altrettante trasferte, la Roma di Daniele De Rossi non si ferma neppure a Monza e firma il terzo successo su tre partite lontano dall’Olimpico (1-4). Prestazione autoritaria, spigliata e convincente, e per alcuni versi impeccabile sotto l’aspetto tattico nella prima parte di gara. Una prova di stampo europeo pensando al Brighton che verrà e alla classifica di campionato. Non solo questo, però, perché la nuova Roma gioca o cerca di giocare un calcio universale.

DDR non sbaglia le scelte, aggiusta le cose al momento opportuno e chiude la sfida con l’autorità del veterano. Altro che allenatore esordiente. Sesta vittoria in campionato su 7 partite (20 gol complessivi all’attivo): caro mister Dan Friedkin, c’è davvero bisogno di suggerirle di cominciare a pensare, e in fretta, a un futuro con De Rossi ancora in panchina? Si ricordi che quanto di buono sta facendo DDR, è sotto gli occhi di tutto il mondo del calcio. E ci sono molte società (non solo in Italia) che stanno cercando un allenatore per la prossima stagione.

Dybala e Lukaku vanno sistematicamente in gol e producono assist, Pellegrini continua a segnare come un attaccante e Paredes si conferma micidiale dal dischetto: i quattro gol rifilati a un Monza che veniva da un periodo di grossa solidità difensiva sono un segnale che va colto con estrema attenzione. Da chi (non) c’è e da chi verrà a Trigoria per gestire l’area tecnica.

La Roma (ri)parte dopo la partita vinta contro il Torino con la difesa a 4 (Mancini e Ndicka centrali) e il collaudato 4-3-3 o 4-3-2-1 a seconda di come si voglia trattare l’argomento. Il Monza in avvio colpisce un palo con Djuric (colpo di testa) poi la Roma segna con Cristante, assist di Dybala da azione di calcio d’angolo, ma il Var frena la gioia romanista per una posizione irregolare dello stesso Paulino. Non c’è Var che tenga, però, quando Pellegrini, imbeccato da Lukaku, batte ancora Di Gregorio con un sinistro rasoterra, non fortissimo ma chirurgico dal limite dell’area. Una manciata di minuti più tardi Dybala indossa ancora i panni del rifinitore per Lukaku che, a centro area, gira in rete il pallone offertogli dal campione del mondo. Per Romelu ritorno al gol in campionato dopo un digiuno di 42 giorni (Roma-Verona 2-1). Prima dell’intervallo, paratona di Di Gregorio sul solito Lukaku, assisitito da Celik che era entrato in campo al posto dell’infortunato Kristensen prima della mezzora di gioco.

Dopo un’ora di gioco, complice la pressione del Monza, De Rossi cambia e si mette con 3 centrali: dentro Smalling per Angelino, oltre a Bove per Pellegrini. Giusto il tempo di sistemarsi e la Roma va ancora in gol, con Dybala su stratosferico calcio di punizione (non segnava così dal 2020) da non esattamente vicino. Paulo, a dieci minuti dal termine, esce tra gli applausi, dentro Baldanzi con Huijsen al posto di Mancini, sfinito. La Roma non si placa e Paredes su rigore (fallo su Huijsen) firma il poker giallorosso, sporcato dalla rete in chiusura del monzese Carboni con un gran tiro da fuori area.  

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