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ROMA, ORA E’ VIETATO MOLLARE

di MIMMO FERRETTI – Un passo falso pesante, molto pesante nella corsa verso la Champions League della prossima stagione. Il Bologna passa all’Olimpico (1-3) e consolida vistosamente il quarto posto, la Roma resta quinta con un punto di vantaggio sull’Atalanta che ha lo stesso numero di partite dei giallorossi. Seconda sconfitta in campionato con Daniele De Rossi in panchina e ancora una volta in casa contro una squadra avanti in classifica. La Roma – in stagione – finora ha conquistato 0 punti in campionato contro le prime 4 della classifica, essendo stata battuta da Inter, Milan, Juventus e Bologna. Numeri da analizzare con cura.

La Roma vista  contro il Bologna è apparsa molto diversa rispetto a quella delle ultime prestazioni: lenta, macchinosa, troppo nervosa, assai poco fluida nelle giocate e soprattutto nella ricerca del gioco. Mai realmente brillante e tanto fragile nella fase difensiva contro il palleggio collaudato e una fase difensiva/recupero pallone da incorniciare del Bologna, bravissimo a impedire alla Roma di trovare le sue coordinate migliori. Una Roma probabilmente anche un po’ scarica, dopo le tante partite giocate ad alti livelli atletici e psicologici nelle ultime settimane. Fatto sta che il risultato non ammette dubbi, in virtù soprattutto di un primo tempo sballato complici un paio di errori clamorosi a due passi da Skorupski firmati da El Shaarawy e Paredes.

Come insegna l’ingegner Dino Viola, nulla è perduto. E guai pensare che tutto sia (già) compromesso o addirittura finito.

Abraham al centro dell’attacco non ha dato praticamente nulla alla sua squadra, tornata a giocare con il 4-3-2-1 (perchè abbandonare il recente, positivo 4-4-2?). Nel primo tempo la Roma ha costruito poco e male e ha difeso malissimo. Bologna avanti con una rovesciata di El Azzouzi poi raddoppio in chiusura di tempo con Zirkzee. Da segnalare pure tre cartellini gialli (Paredes, esagerato, Pellegrini e El Shaarawy) per i romanisti. Dopo pochi minuti della ripresa, dentro tre uomini nella Roma: tra questi Azmoun, al posto di un insufficiente Abraham, e quasi immediato gol della speranza proprio dell’iraniano. Poi, la terza rete in contropiede di Saelemaekers ha messo fine alle speranze di rimonta romanista.

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