RASSEGNA STAMPATOP

Mancini, gol e inchino. Ma la gioia post-gara può costargli uno stop: “Non volevo offendere”

(IL MESSAGGERO) Gianluca Mancini è l’uomo derby. Una consacrazione per il difensore entrato nei cuori dei romanisti per la sua aggressività e passione. Si è inchinato davanti alla Curva Sud in delirio dopo il gol di testa e tutti lo hanno applaudito, ringraziato e osannato. A fine partita non è riuscito a contenere la gioia, è corso sotto la curva e ha rubato la bandiera a un tifoso. Non una qualsiasi, ma quella che raffigura un grande ratto con lo sfondo biancoceleste. Un gesto che ha galvanizzato i tifosi, ma che allo stesso tempo potrebbe costargli una squalifica di una giornata. Se non verrà segnalata dall’arbitro nel referto, la procura sarebbe obbligata ad aprire un’inchiesta vedendo le immagini in rete e a comminare comunque un turno di stop. “Chiedo scusa, un po’ di goliardia ci può stare – le sue parole nel postpartita -. Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, non volevo offendere né mancare di rispetto a nessuno”.