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ROMA, 10 E LODE

di MIMMO FERRETTI – La Roma coglie l’occasione di chiudere in anticipo ogni discorso relativo al sesto posto superando in casa il Genoa (1-0). Gol decisivo, con la squadra in 10 (espulso Paredes al minuto numero 72), di Lukaku (minuto numero 79) che, squalificato, salterà la trasferta di Empoli. Ventuno reti complessive, per il belga. Che, chissà, forse ha chiuso qui non soltanto la stagione ma pure la sua avventura in giallorosso. Un argomento, questo, che accompagnerà i discorsi di tifosi e critica per diverse altre settimane.

Con il sesto posto (che non può e non deve essere salutato come un grosso traguardo, per carità: non arrivare almeno al quinto posto, con cinque caselle Champions a disposizione non può facilitare applausi) la Roma continua comunque a sperare (sognare?) un pass per la Champions della prossima stagione. Questo perché se l’Atalanta finirà quinta dopo aver vinto l’Europa League, la sesta del campionato volerà nella futura, ricchissima Champions. Vedremo. Intanto, va dato atto a De Rossi del buon lavoro fatto da gennaio a oggi. E non era scontato prevederlo.

Primo tempo al piccolo trotto con una serie di potenziali occasioni per passare in vantaggio, poggiando sistematicamente la manovra sul “perno” Lukaku, mai sfruttate a dovere. Specie da fuori area, con conclusioni (vero Paredes, Pellegrini e Cristante?) sempre accompagnate da una mira storta. E brividi lungo la schiena ogni volta che il Genoa ripartiva sfruttando la velocità di Ekuban e Retegui. Secondo tempo meno macchinoso, dentro Dybala poi dopo poco fuori Paredes per il rosso. Roma comunque all’attacco e rete di testa di Lukaku, assistito da El Shaarawy. A blindare il successo, con l’uomo in meno, ci ha poi pensato Svilar.

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