CAMPIONATOSTORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

ROMA-MILAN. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

La Roma torna a vincere una gara di campionato in casa dopo quella col Sassuolo di metà settembre. Una prova convincente, dopo il goal del vantaggio di Džeko. Va però onestamente detto che il Milan ci ha messo molto del suo nel successo giallorosso, con errori imperdonabili.

Formazione giallorossa per me azzardata, prima del fischio d’inizio, conoscendo le difficoltà di Pastore e i problemi fisici di Perotti. Il numero 8, seppur rischiando qualche dribbling di troppo, si disimpegna invece bene, mentre il 27 offre la miglior prova da quando è a Roma.

Non ci sono i colpi di tacco, nella prestazione del Flaco; ma sostanza, qualità e recupero di palloni, alla terza gara in una settimana. Peccato solo per l’imprecisione sottoporta che avrebbe risparmiato qualche patema ai romanisti.

Dietro funziona tutto, tranne qualche colpo a vuoto di Spinazzola, responsabile in occasione di un evitabilissimo 1-1.

Se Džeko è l’eroe con la maschera, Zaniolo è quello dotato di fioretto: stop e rigore in movimento per un altro goal decisivo.

Bravo Mancini, ancora a suo agio nel ruolo di mediano e Veretout, diviso tra regia e calci da fermo, da cui potevano scaturire altre reti.

E bravo Alessandro Florenzi – cui vengono preferiti un Santon e un positivo Cetin – che a fine partita, da Capitano, va ad abbracciare i compagni uno a uno.

Dopo quella col Borussia, un’altra prova di squadra per una Roma a un punto dal quarto posto: con la trasferta di Udine, inizia un mini-ciclo che ci dirà se gli uomini di Fonseca possono “puntare” a qualcosa in più di una qualificazione alla prossima Europa League.

(Rubrica di DIEGO ANGELINO)

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